3 giugno 2012
Tags : Alex Zanotelli
Biografia di Alex Zanotelli
• (Alessandro) Livo (Trento) 26 agosto 1938. Sacerdote. Missionario comboniano. Tra i leader del movimento No Global.
• Laurea in Teologia a Cincinnati, specializzazione in Religione islamica alla Sorbona. Missionario in Sudan dal 1964 al 1973, tornato in Italia nel 1978 divenne direttore del mensile dei comboniani Nigrizia: con l’editoriale “Il volto italiano della fame in Africa” cominciò una campagna di denuncia degli scandali di cui era responsabile la cooperazione italiana (fame, armi, ambiente). Spadolini lo attaccò pesantemente sull’Espresso parlando di «preti rossi» e accusandolo di incitamento alla delinquenza terroristica internazionale. Nell’87 si dimise, a suo dire costretto a lasciare dalle pressioni vaticane.
• Dal 1994 al 2002 visse a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi (Kenya). Una sua frase, «forse Dio è malato», divenne il titolo del diario sull’Africa di Walter Veltroni.
• Fondatore della Rete Lilliput e del movimento “Beati i costruttori di pace”, vive a Napoli, quartiere Sanità. Tra le tante battaglie, molto sentita quella contro la privatizzazione dell’acqua («la sconfitta della più elementare democrazia»).
• Nel 2007 attaccò Corrado Clini, allora direttore generale del Ministero dell’Ambiente, per una storia di finanziamenti ministeriali in Africa. Clini lo trattò con disprezzo: «Forse disturbiamo the lords of pauperty, i benefattori di professione che vivono sulla miseria dei disperati» [Corrado Zunino, Rep 27/5/2014].
• Molto critico verso Benedetto XVI: «Se potesse, abolirebbe subito le conferenze episcopali per ridurre i rapporti ecclesiali alle relazioni tra Roma e i singoli vescovi» (ne L’era di Wojtyla, scritto quando Ratzinger era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede). Altri libri: Sfida alla globalizzazione (Piemme 2003), Korogocho. Alla scuola dei poveri (Feltrinelli 2003). Da ultimo Il Dio che si svuota (Emi, 2014).
• «Uomo minuto, dalla voce un po’ acuta, sembra un vecchio hippy» (Attilio Giordano). «Missionario leggendario con in mano un’arma poderosa, il Vangelo dei poveri» (Candido Cannavò).
• «Il posto della Chiesa è tra i poveri, questa è la via tracciata dal Vangelo. Il resto è venuto dopo, i rituali sono sovrapposizioni, le mitre, i paramenti sempre più ricercati sviliscono la spiritualità e la forza di uomini importanti della Chiesa».
• «Ho l’impressione che le Ong siano servite più a noi che non agli impoveriti, perché funzionali a un modello di sviluppo occidentale. Basta con la carità, c’è bisogno di giustizia. La liberazione viene sempre dal basso, dai poveri, mai dai ricchi».
• «Contrario agli inceneritori, don Alex Zanotelli espresse il seguente concetto: “Trasformano la merda in oro. Quanta più merda, tanto più oro”» (Giancarlo Perna).
• «Da anni vive a Napoli, nel rione Sanità: è ultimo tra gli ultimi. Si è preso a cuore la causa dei paesi vesuviani che protestano contro l’apertura della nuova discarica. A onor del vero bisogna dire che padre Zanotelli il pedigree del fustigatore se l’è costruito negli anni: interventi ai comizi di Beppe Grillo, manifestazioni sotto gli uffici immigrazione, contro la base Dal Molin; proposte al Vaticano perché rinunci allo Stato, a Prodi perché riconoscesse “il G8 di Genova come evento storico in difesa della democrazia”; l’Italia è “sbilanciata su Israele”, Saddam “è un dittatore come gli altri” e via incendiando» (Marco Zucchetti) [Grn 27/10/2010].