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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Giuseppe Zamberletti

• Varese 17 dicembre 1933. Politico. Eletto alla Camera nel 1968, 1972, 1976, 1979, 1983, 1987, al Senato nel 1992 (Dc). Ministro della Protezione civile nei governi Spadolini I e II, Craxi I e II, Fanfani VI (1982-1987), fu sottosegretario all’Interno nel Moro IV e V e nell’Andreotti III (1974-1978).
• È il fondatore della Protezione civile italiana. «Doroteo di ascendenza gaullista e vocazione cossighiana, e come il presidente Cossiga radioamatore, esperto di spionaggio e collezionista di modellini di mezzi corazzati» (La Stampa).
• Commissario straordinario per il terremoto in Friuli (1976), per il soccorso e l’assistenza ai profughi del Vietnam (1979), per il terremoto in Campania e Basilicata (1980).
• «Il primo banco di prova per il democristiano Giuseppe Zamberletti fu il terremoto del Friuli del 6 maggio 1976, che causò la morte di quasi mille persone. “Ordinò” al ministero dell’Interno di requisire 25.000 roulotte che, per la cronaca, furono restituite dai friulani senza neanche una lira di danni, anzi, lasciando all’interno mazzi di fiori a mo’ di ringraziamento.
La sera del 23 novembre del 1980, era una domenica, l’onorevole Zamberletti era a Varese (…), in tarda serata gli giunse una telefonata del ministro dell’Interno Virginio Rognoni, che gli chiese di tenersi pronto, perché probabilmente il terremoto irpino “era quasi forte come quello del Friuli”. Il giorno dopo gli aeroporti del Nord Italia erano tutti chiusi per nebbia, per cui Zamberletti fu costretto a farsi accompagnare a Genova, che era l’unico aeroporto aperto, ma una volta arrivato a Genova scoprì che nessuno dei passeggeri era disposto a cedergli il posto prenotato, per cui fu necessario l’intervento del Prefetto di Genova per tirargli fuori un posto su quel “maledetto” aereo diretto a Roma (…). L’impegno di Zamberletti in Irpinia durò fino alla fine del 1981, quando tutti i sopravvissuti del terremoto ebbero un tetto sotto cui dormire. “Ci voleva la tragedia grossa per fare la Protezione civile” dice Zamberletti raccontando quella che è stata la sua esperienza più difficile, e che più lo ha segnato dal punto di vista umano (…). Zamberletti, con la voce grassa e il piglio deciso, mi offre, tossendo, una sigaretta. Lo guardo bene e mi accorgo che ho davanti a me un signore in doppiopetto della vecchia Democrazia Cristiana. Gli chiedo se non gli faccia male fumare a settantasette anni. “Ora fumo poco. Ma in quei giorni del 1980 non mi regolavo. Ero famoso anche perché avevo sempre una sigaretta in bocca”. Gente tosta come Zamberletti non ce n’è tanta in circolazione» (Andrea Di Consoli) [Rif 14/2/2010].
• Nel 2002 nominato da Berlusconi presidente della Stretto di Messina spa (decaduto ad aprile del 2013 con la messa in liquidazione della società), presidente dell’Ispro (Istituto di studi e ricerche sulla protezione civile) e della Commissione nazionale grandi rischi (presidente emerito).
• Ultima pubblicazione Se la terra trema (Il Sole-24 Ore Libri 2006), scritto con Alma Pizzi.