Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Locri (Reggio Calabria) 29 dicembre 1983. Presunto ’ndranghetista (cosca Pelle-Vottari), secondo le accuse fu lui, in concorso con un minorenne, ad ammazzare Maria Strangio (strage di Natale, vedi Giovanni Luca Nirta), eseguendo il piano organizzato dai fratelli Francesco Vottari e Santo Vottari, su istigazione di Francesco Pelle (vedi).
• Detto ’u Prufissuri, perché era iscritto all’università a Messina.
• Detenuto dal 30 agosto 2007 quando fu arrestato a Messina (operazione “Fehida”, totale dei fermi 43, tutti a carico di persone ritenute appartenenti a famiglie coinvolte nella faida di San Luca).
• Gli inquirenti si tolsero ogni dubbio sul suo coinvolgimento nell’associazione intercettando la fidanzata, Maria Gabriella Giorgi, studentessa di medicina a Messina, vent’anni, mentre si sfogava con un’amica: «Se lui si consegna alla famiglia Nirta-Strangio tutto potrebbe ritornare alla normalità… Io spero che qualcuno lo fermi. Per il bene che gli voglio io spero che qualcuno lo fermi». Quella volta che lui non si presentò all’appuntamento: «Ma comunque glielo avrei vietato io, visto quello che succede da quelle parti, perché sempre quando sembra che le acque… quando sembra che il mare sia calmo, poi spunta… lo tsunami». Riuscirà a vederlo a Messina, dove gli manda un sms: «Amore mio sono al padiglione, è vicino al pronto soccorso al 5° piano».
• È stato condannato all’ergastolo per associazione mafiosa e per la strage di Natale (sentenza di appello, 26 maggio 2014). Nel 2013 i suoi avvocati chiedevano invano la revoca del 41 bis perché gli mancavano due esami per laurearsi in farmacia. (a cura di Paola Bellone).