3 giugno 2012
Tags : Piero Vivarelli
Biografia di Piero Vivarelli
• Siena 26 febbraio 1927 – Roma 7 settembre 2010. Giornalista. Scrittore. Sceneggiatore. Regista. Tra i suoi film: Satanik (1968), Il dio serpente (1970). Autore delle parole di due fra i più famosi brani del primo Celentano: Il tuo bacio è come un rock (1959) e 24.000 baci (1961). «Mi sono sempre sentito un “fascista rosso”. A 16 anni e mezzo aderii a Salò per due ragioni: perché mio padre era stato fucilato in Jugoslavia dai titini e perché, per dirla con Longanesi, eravamo saltati sul carro del vincitore a guerra perduta».
• «A diciassette anni il giovanotto, dopo aver fatto parte dell’esercito tedesco, si unisce alla “X Mas”, forse il più ardito dei gruppi fascisti che mitizzavano oltre ogni limite il Duce. Ma, dopo l’8 settembre, giorno dell’armistizio, il Vivarelli in camicia nera comincia a nutrire dubbi. È un universitario dirigente dell’Msi, ma spesso confabula e tratta con i comunisti. Fin quando non compie il primo salto della quaglia: abbandona i fedelissimi di Giorgio Almirante e si presenta alle elezioni con il Fronte della Gioventù, che ha come simbolo la falce e il martello. Comunista lo rimane per anni, ma quando alla Bolognina Achille Occhetto dà un calcio al passato, Vivarelli (con Cossutta e Garavini) diventa uno dei padri di Rifondazione. È finalmente questo il suo partito? Nemmeno per sogno: lo strappo arriva dopo una furibonda lite con le donne comuniste che definisce “galline starnazzanti”. Se ne va sbattendo la porta, alla vigilia di una elezione che lo doveva portare in Parlamento. E si innamora di Cuba. Nel 1993 chiede a Fidel Castro l’iscrizione come militante al Partito comunista cubano» (Bruno Tucci).
• «Il testo di 24 mila baci l’ho scritto con Lucio Fulci, su musica già composta. Il tuo bacio è come un rock invece è mio. C’era quel motivetto scritto dal fratello del Molleggiato, ma le parole non funzionavano: dicevano “Torna a Capri, mon amour”. Inventammo al volo qualcosa di nuovo, più rockeggiante. E fu subito un successo» (da un’intervista di Michele Anselmi).
• Fratello di Roberto.