3 giugno 2012
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Biografia di Marta Vincenzi
• Genova 27 maggio 1947. Politico. Ds poi Pd. Ex Sindaco di Genova (2007-2012), vittoriosa al primo turno (51,2%) contro Enrico Musso, professore universitario candidato dal centrodestra. «I talenti non arrivano alla politica. Abbiamo però buoni artigiani».
• Alle primarie (60% dei voti) aveva sconfitto il poeta Edoardo Sanguineti, rappresentante della Sinistra diffusa (Rifondazione, Comunisti italiani ed ex Ds, 14,3), e l’imprenditore ed ex deputato ulivista Stefano Zara (25,7), outsider sponsorizzato dal petroliere Riccardo Garrone e sostenuto nell’ombra dal sindaco uscente Beppe Pericu e da Sergio Cofferati. La sua candidatura in effetti non fu gradita da tutti all’interno del partito (pare, nonostante le pubbliche smentite, nemmeno dal presidente della Regione Claudio Burlando). Imputò la responsabilità al «polo conservatore del centrosinistra che cerca con trucchi e falsità di dipingermi come non sono. Ma la gente mi conosce e non ci cascherà» (a Erika Dellacasa).
• «Vengo da una famiglia molto povera: bisnonno tonnaretto a Favignana, nonna ricamatrice. Mio padre, venuto da Ferrara, era operaio all’Ansaldo» (da un’intervista di Aldo Cazzullo).
• «Va avanti a forza di borse di studio, al liceo classico Colombo fa i conti col classismo (la ragazza di Rivarolo, bella e spilungona, non viene invitata alle feste dei rampolli), si laurea in Filosofia con lode» (Stefania Miretti).
• «È una bella donna, è una donna intelligente ed è una colossale rompiscatole. Lo dicono a Roma, alla sede dei Ds. Lo dicono a Genova, dov’è stata consigliere comunale del Partito comunista (1990) e presidente della provincia del Pds e dei Ds (fra 1993 e il 2002). Lo dicono a Strasburgo, dove è parlamentare europea dal 2004» (Mattia Feltri).
• Da sindaco ha chiamato Renzo Piano per un nuovo progetto sulla città. Ha promosso il bracciale anti-violenza e proposto un’ordinanza per punire i clienti delle baby prostitute: «Non mi piace parlare di tolleranza zero, preferirei discutere sugli strumenti anche culturali per combattere l’insicurezza dei cittadini. Quelli che abbiamo adesso ormai sono spuntati» (a Gianna Fregonara). Ha suscitato polemiche tra le donne concedendo la delega sugli animali all’assessore alle Pari opportunità, Maria Rosa Zerega.
• Durante la visita di Benedetto XVI a Genova, in un breve incontro a microfoni spenti avrebbe sussurrato al Papa: «Santità, il protocollo non me lo permette ma se fosse possibile io vorrei darle un bacio».
• Nel 2008 l’inchiesta giudiziaria cosiddetta “Mensopoli” ha coinvolto alcuni dei “Marta Boys” che l’avevano accompagnata nella campagna elettorale per la poltrona di primo cittadino (vedi CASAGRANDE Massimo e FRANCESCA Stefano, ma anche ALESSIO Roberto e PROFITI Giuseppe). «È una tangentopoli da recessione, con mazzette da cinquemila euro neppure date ma promesse in cambio di altre promesse di appalti. Soldi pochi, vergogna tanta. Perché si parla di mense scolastiche, perché butta fango sull’album di famiglia della sinistra genovese e perché nel suo piccolo è una storia che racconta dei grandi problemi del Paese. La miseria del nuovo ceto politico, prima mediocre che corrotto» (Curzio Maltese).
• Il 4 novembre 2011, l’esondazione del Rio Fereggiano, sei morti: il Sindaco fu criticato per non aver ordinato il massimo stato di allerta e per aver lasciato aperte le scuole: «La direzione scolastica ha contattato tutti i presidi delle zone interessate chiedendo di tenere i ragazzi all´interno degli edifici e di portarli in zone di sicurezza. Dieci tra elementari, medie e superiori hanno lasciato liberi gli studenti. I ragazzi hanno iniziato a chiamare i genitori: veniteci a prendere, la scuola non ci tiene» (a Corrado Zunino) [la Repubblica 8/11/2011]. Vincenzi resiste e conclude il mandato, ma alle primarie del 2012 perde di misura contro l’esordiente Marco Doria, indipendente sostenuto da SEL, attuale primo cittadino. Nel 2014 è rinviata a giudizio, insieme a un ex assessore e ad alcuni funzionari, per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, falso e calunnia. Secondo l’accusa, per nascondere i ritardi nei soccorsi avrebbe spostato in avanti di un’ora nei rapporti ufficiali la comunicazione sull’esondazione: «Ho la coscienza a posto».
• Sposata con Bruno Marchese, ingegnere, conosciuto quando erano studenti di liceo: hanno militato insieme nel Pci. Una figlia.
• Tifosa della Sampdoria, « ma io allo stadio non l’ho mai vista (Riccardo Garrone, presidente della Samp e sostenitore del suo avversario alle amministrative).