3 giugno 2012
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Biografia di Christian Vieri
• Bologna 12 luglio 1973. Calciatore.
• Attaccante, con la Juventus vinse lo scudetto del 1997, con la Lazio la Coppa delle Coppe del 1999 (2-1 a Birmingham contro il Maiorca, suo il gol dell’1-0), con l’Atlético Madrid il titolo di capocannoniere del campionato spagnolo (1998), con l’Inter quello del campionato italiano (2003) ecc. Ha giocato anche con Torino, Pisa, Atalanta, Venezia, Ravenna, Milan (sei mesi, giusto per vincere il “Bidone d’oro” 2005), Monaco, Fiorentina. Nel 2008-2009 di nuovo all’Atalanta, rescisse il contratto due mesi prima della scadenza (ma non riuscì a trovare altri ingaggi, anche all’estero). Con la Nazionale ha partecipato ai Mondiali del 1998 (5 gol) e a quelli del 2002 (4 per un totale di 9, miglior italiano di tutti i tempi a pari merito con Roberto Baggio e Paolo Rossi). Avrebbe certamente giocato anche quelli del 2006 se un infortunio non l’avesse costretto al forfait. Curiosamente, un infortunio gli aveva fatto saltare anche gli Europei del 2000, conclusi dagli azzurri al secondo posto (è l’unico della sua generazione ad aver conosciuto in Nazionale solo delusioni, in tutto 49 presenze e 23 gol). 7° nella classifica del Pallone d’oro 1999, 9° nel 1997, 26° nel 1998, nomination anche nel 2002 e 2003.
• Tredici le squadre in cui ha giocato: «Nella memoria comune è un ex campione juventino, un ex grande interista, e un giocatore a fine carriera nel Milan» (Arianna Ravelli) [Cds 29/8/2010].
• «I suoi trasferimenti miliardari: la Juve lo ha acquistato nell’estate del ’96 per sette miliardi e trecento milioni e lo ha rivenduto l’anno successivo all’Atletico Madrid per 34. Nel ’98 la Lazio lo ha pagato 55 miliardi e nel ’99 è finito all’Inter per novanta miliardi: 68 in contanti più il cartellino di Diego Simeone, valutato 21 milioni. Una cifra record, che indispettì persino l’Osservatore Romano» (Alessandro Bocci) [Cds 17/7/2013].
• Figlio del calciatore Roberto (Prato 14 febbraio 1946), che giocò in A con Sampdoria, Juventus, Roma e Bologna per poi chiudere la carriera in Australia, dove Christian passò gli anni dell’infanzia.
• Negli anni d’oro, si distinse soprattutto per la forza fisica. Spiegò Aldo Serena alla vigilia dei Mondiali 2002: «È un cuneo che apre la quercia più vecchia e più solida». Il fisico è poi diventato il suo punto debole causa infortuni «arrivati con sistematicità nel suo girovagare da squadra a squadra. Forse ha ragione chi sostiene che il frenetico spostarsi da club a club, cambiando ogni anno sistemi di allenamento, modi di vivere, compagni, allenatori e avversari, abbia contribuito a rendere particolarmente fragili i suoi muscoli» (Gianni Piva).
• Dopo che sui campi, lo si vide in tv a Ballando con le stelle, previe polemiche sull’ingaggio della Rai (la Corte dei conti aprì un’inchiesta).
• In società nella griffe Baci e Abbracci con Roberto Adago, che provò a staccargli il naso a morsi (Adago fu poi arrestato per una seconda analoga aggressione, riuscita stavolta, a un amico) [Cds 24/5/2012].
• «Prima di andare all’Atalanta è stato sul punto di appendere le scarpette al chiodo quando nell’autunno 2006 seppe dai giornali che, nell’ambito dell’inchiesta Telecom, era stato trovato un dossier su di lui dal quale emergeva che era stato pedinato e che, altrettanto illegalmente, erano stati acquisiti i suoi tabulati telefonici. “Volevo lasciare il pallone, la passione della mia vita. Ancora oggi non riesco a capire perché mi hanno controllato”, racconta. Un fascicolo che, secondo l’accusa, sarebbe stato formato da Emanuele Cipriani, titolare dell’agenzia investigativa Polis d’Istinto, su richiesta dell’Inter che voleva capire come mai il rendimento atletico del bomber fosse precipitato ai minimi. Ad aprile 2007, Vieri ha fatto causa a Telecom e Inter chiedendo un risarcimento di 12 milioni di euro alla prima e di 9 milioni e 250 mila alla seconda per danni all’immagine, alla vita di relazione e per mancati guadagni. Dopo che i pm di Milano hanno chiuso l’inchiesta chiedendo il processo per 34 persone e per le due società, il legale di Vieri, l’avvocato Danilo Buongiorno, ha depositato nella causa civile la perizia medica e alcuni atti dell’indagine penale (…). Dice di essersi ripreso completamente, ma non nasconde che in lui qualcosa a 35 anni è definitivamente cambiato: “Ho passato un periodo in cui non uscivo più di casa, ho cominciato ad avere paura di tutto e a sospettare di tutti, io che non avevo nulla da nascondere. Ora vedo le cose in modo diverso, sono più sospettoso e diffidente”. La vicenda ha anche ritardato di otto mesi il suo ingresso nell’Atalanta con un contratto che, due anni fa, gli “garantiva” uno stipendio di soli 1.500 euro al mese, ma con un gettone da 100 mila euro a gol. “Ero talmente prostrato che non volevo neppure fare fisioterapia dopo un infortunio”. L’Inter, però, sostiene che la depressione gli era venuta prima. Il centravanti non lesina critiche al mondo del calcio, che definisce “marcio” e che accusa di non rispettare i calciatori come persone: “Forse stavo attraversando un periodo in cui non facevo gol. È normale per un calciatore, può succedere. Loro cosa credevano? Che passassi le notti in discoteca? Che non mi allenassi? Ci voleva poco per saperlo. La mia vita è limpida, non ho segreti. Solo casa e lavoro. Professionisti come me ce ne sono pochi nel calcio. E invece loro che fanno? Mica mi contestano qualcosa. Mi fanno pedinare di nascosto. Non si può giocare con la vita della gente”. Ovviamente non si accorse di nulla: “Dopo, ripensandoci, ho notato in quel periodo che i giornali sapevano tutto di me e dei miei movimenti. Ho il sospetto che qualcuno li informava”. Di questo non c’è prova. Bobo è “amareggiato e deluso”, prima di tutto dal comportamento del presidente Massimo Moratti. “Con lui avevo un rapporto ottimo, quando segnavo. Poi le cose sono cambiate”. “Moratti ha dichiarato alla giustizia sportiva di non aver mai chiesto al capo della sicurezza Telecom Giuliano Tavaroli di intervenire. Le prove che abbiamo depositato contraddicono le sue affermazioni”, precisa l’avvocato Buongiorno. Il centravanti è determinato ad andare fino in fondo: “Non per soldi. Per giustizia. Ho subito danni pesanti perché non avevo la testa per pensare a nulla”. Rivela che anche “le trattative con alcune società straniere si interruppero a causa dell’eco internazionale che ha avuto la mia vicenda. Mi telefonavano e mi chiedevano che cosa avevo combinato, che nascondevo”» (Giuseppe Guastella) [Cds 11/12/2008].
• Un milione di euro il risarcimento che ottenne dal tribunale a carico di Inter e Pirelli.
• Nella causa intentata all’Inter Melissa Satta e sua madre testimoniarono che aveva perso il sonno (Guastella, cit.) [Cds 23/10/2009], il tribunale dispose una perizia psichiatrica [Cds 31/3/2011]; allo stesso tempo lui presentò ricorso alla Procura della Federcalcio chiedendo sia la revoca dello scudetto 2005-06 per la società nerazzurra sia l’interdizione dalle cariche societarie per il presidente Massimo Moratti e per il vicepresidente Rinaldo Ghelfi (Roberto Stracca) [Cds 3/4/2010].
• Il suo nome figurò nell’inchiesta sul calcioscommesse avviata dai pm di Cremona nel 2012 (Claudio Del Frate) [Cds 1/12/2012].
• Indagato per concorso in bancarotta dai pm di Milano per il fallimento della società di arredamento Bfc&co di cui era socio con l’ex compagno di squadra Cristian Brocchi (Andrea Arzilli) [Cds 12/1/2013]. Nel febbraio 2014 il pm ha chiesto l’archiviazione.
• Insieme a madre e fratello fu tra i truffati dalle proposte immobiliari di Massimiliano Avietti (Il.Sa.) [Cds 24/11/2012]. Chiese danni per 3 milioni [Cds 22/8/2013].
• Cliente abituale del tatuatore Gian Maurizio Fercioni di Milano (Federica Bandirali) [Cds 31/9/2009].
• «Si rifugia spesso e volentieri a Santa Lucia (un quartiere alla periferia di Prato), ha la residenza a Milano, ma d’inverno va spesso a Miami e d’estate lo si trova quasi sempre a Formentera. C’è da perderci la testa. Parla toscano, spesso anche strascicato, ma in pochi sanno che ha più confidenza con l’inglese» (Bocci, cit.).
• «Sono più uomo io di tutti voi messi insieme...» (rivolto ai giornalisti).
• È stato testimonial del Cepu. La pubblicità confrontava il suo rendimento annuo con quello di uno studente modello Cepu: 9 esami il primo, 27 goal lui, allora all’Inter.
• Sempre nel mirino dei paparazzi. Ha fatto a lungo coppia con la velina Elisabetta Canalis, poi con la velina Melissa Satta. Fu visto a Formentera, dove ha una villa, con Nicole Minetti (seguì lite con Fabrizio Corona che li aveva fotografati).