3 giugno 2012
Tags : Marco Vichi
Biografia di Marco Vichi
• Firenze 20 novembre 1957. Scrittore. Giallista. I suoi libri (ad esempio Perché dollari?, Guanda 2005) hanno spesso per protagonista il commissario Bordelli, «tipo ruvido, con le stimmate del partigiano, sensibile in modo quasi sovrasensoriale» (Giuseppe Di Piazza) [Cds 10/7/2012]. Tra gli altri titoli, Il brigante (2006), Nero di luna (2007) e, non di genere, Donne donne (2000) e Un tipo tranquillo (2010), editi tutti da Guanda. Nel 2009 ha vinto l’importante Premio letterario Giorgio Scerbanenco con Morte a Firenze, sesto capitolo della serie del commissario Bordelli, anch’esso edito da Guanda. «Scrittore devoto a Dostoevskij e a Dürrenmatt, ritiratosi da anni in una casa di campagna all’Impruneta, ha occhi ispettivi, piccoli e acuti, che danno profondità al suo viso scavato. Porta capelli lunghi sale e pepe, raccolti in una coda. Parla a voce bassa e nel tempo libero, mi confessa, usa la motosega. L’insieme di questi dettagli compone, a dispetto del carattere dolce e riservato di Vichi, il ritratto di un perfetto criminale. Ma è solo un’apparenza» [ibidem].
• «Alle origini delle storie noir raccontate da Marco Vichi c’è Firenze, la Firenze classica di Pratolini ma anche la Firenze (meno folcloristica, più dura) dei nostri giorni. Una Firenze “ambigua e un po’ sinistra” dove “vivere può sembrare facile purché non si abbia il coraggio di guardare oltre la semplice apparenza delle cose”» (Stefano Bucci). Secondo Vichi, Firenze «per certi versi è una città detestabile, con quella volgarità nascosta dietro la simpatia, una città bella solo a guardarla da lontano e a pensarla come culla del Rinascimento. Sono anni che i suoi commercianti si lamentano dei turisti che vedono gli Uffizi e poi scappano. Ma perché questi dovrebbero rimanere se gli si fa pagare 14 euro un cono gelato?» [Stefano Bucci, Cds 11/11/2010].