3 giugno 2012
Tags : Edoardo Vianello
Biografia di Edoardo Vianello
• Roma 24 giugno 1938. Cantante. Autore. Suoi maggiori successi: Pinne, fucile e occhiali (1961), Guarda come dondolo (1962), I Watussi (1963), Abbronzatissima (1964).
• «Insieme a un geniale paroliere di nome Carlo Rossi, inventava canzoni a raffica» (Gino Castaldo). I Watussi, per esempio: «L’idea ce l’avevo da un sacco di tempo, solo il ritornello, “Siamo i Watussi altissimi negri”, ma non mi veniva niente. Una sera dissi a Carlo Rossi: “C’è questo nuovo ballo, l’hully gully”. E lui: “Facciamo che sono i Watussi che inventano l’hully gully”. Passeggiando continuò: “Potrebbe essere ‘Nel continente nero...’”, e io spontaneamente risposi: “Paraponziponzipò”. E lui: “Alle falde del Kilimanjaro...”, e io: “Paraponziponzipò”. A quel punto era fatta».
• Nel 2014 è tornato a far coppia con Wilma Goich. Insieme artisticamente si fanno chiamare “i Vianella”.
• Faceva anche l’autore puro. Per esempio La partita di pallone: «Pochi sanno che l’avevo pensata per Mina. Era una canzone che doveva per forza cantare una donna. Però mi dissero che non l’avrebbe incisa. La incise la Pavone e fu un successo clamoroso».
• «Da giovane soffrivo di complessi di inferiorità, legati principalmente alla mia altezza, al mio aspetto fisico. Quando ho cominciato a fare musica e ad avere successo l’unico obiettivo era quello di rimorchiare!» [Michela Maisti, Fog 13/7/2013].
• «Quando arrivò il 68 le mie canzoni diventarono improponibili. Mi venivano a contestare, o meglio sentivo una certa ostilità, così smisi. Mi sono messo in disparte, poi nel 1971 inventai la formula dei Vianella. Mi ero sposato con Wilma Goich nel 1967 e i pochi spettacoli che facevo li facevamo insieme, così venne l’idea di pensare qualcosa per tutti e due. Sentivamo che l’atmosfera del pubblico cambiava quando cantavamo insieme. Le cose che piacevano di più erano quelle romane. Nel frattempo avevano carcerato il Califfo (Franco Califano – ndr), dopo la prigione ottenne di stare in una clinica così potevamo andare da lui, con la certezza di trovarlo. Lavorammo insieme e nacque Semo gente de borgata. Era ripartito tutto. Con Wilma ci separammo nel 1978. Continuammo a lavorare insieme ma non c’era più la stessa atmosfera. Poi smettemmo. Nell’82 un impresario mi convinse a ricostruire un mio percorso. Nel frattempo si ricominciò a parlare di anni Sessanta. Ivan Cattaneo incise un disco sugli anni Sessanta, Italian graffiati, Gianni Minà a Blitz non parlava d’altro, poi incontrai Jerry Calà che stava per fare Sapore di mare, mi chiamarono e curai tutta la colonna sonora. Improvvisamente ripartì l’interesse, e dall’82 a oggi non è mai più finito».
• Esclusa la sua canzone dal Festival di Sanremo 2008, fu fatto il suo nome tra i bocciati per motivi politici perché, si scrisse, «ha avuto il torto di confessare il voto ad An». Non entrò nella polemica: «Ho suonato, senza sconti, alle feste di tutti i partiti. Non sono di sinistra, ma non ho mai votato An anche se mi indicarono per un incarico nella Consulta della musica leggera: una volta al governo non li ho più sentiti» (ad Andrea Laffranchi).
• Nel giugno 2008 ha festeggiato i settant’anni con un concerto all’Auditorium Parco della musica di Roma e con l’uscita del suo nuovo cd Replay. L’altra mia estate, con tutte le canzoni più famose.