3 giugno 2012
Tags : Gianluca Vialli
Biografia di Gianluca Vialli
• Cremona 9 luglio 1964. Ex calciatore. «Ancora mi capita di sognare i gol sbagliati». Dal 2002 è opinionista di Sky Sport.
• Attaccante, vinse due scudetti (Sampdoria 1991, Juve 1995) e tutte e tre le coppe europee (Champions con la Juve nel 1996, Uefa con la Juve nel 1993, coppa delle Coppe con la Samp nel 1990 e col Chelsea nel 1998). In Nazionale 59 presenze e 16 gol (terzo agli Europei 1988 e ai mondiali 1990). 7° nella classifica del Pallone d’Oro 1988 e 1991, 8° nell’87, 19° nel 95, 23° nell’89, nominaton nel 1996. Da allenatore ha guidato Chelsea (coppa d’Inghilterra 1997) e Watford. Adesso commentatore tv (Sky).
• «Sono l’ultimo di cinque figli, forse per questo ho sempre voluto dare il massimo. Essendo un perfezionista non potevo accettare di perdere, già a 8 anni, era una cosa istintiva. I miei genitori non mi hanno mai fatto grandi complimenti. Forse inconsciamente cercavo di conquistarli. Non avessi fatto il calciatore? Sarei comunque diventato uno sportivo professionista, possibilmente di uno sport di squadra perché mi piace il team spirit. Se non ci fossi riuscito sarei andato a lavorare nell’azienda di mio padre, come i miei tre fratelli».
• «Un trascinatore in tutte le squadre in cui ha giocato: dalla Cremonese, la rampa di lancio, alla Sampdoria, sospinta - con Roberto Mancini - a uno storico scudetto. Dalla Juventus al Chelsea. La Juve costituisce una scelta professionale ed economica, vi approda nel 1992, dopo la Coppa dei Campioni persa dalla Samp a Wembley contro il Barcellona. Sono Boniperti e Trapattoni a reclutarlo, ma sarà Lippi - un altro ex doriano - a ricaricarne le batterie fino a trasformarlo nel perno avanzato della manovra e nel cuore del complesso. Vialli segna e fa segnare, la sua fisicità molto chiacchierata gli consente di rivaleggiare con i difensori anche sul piano della forza pura e bruta. Le sue rovesciate non hanno nulla da invidiare alle mitiche acrobazie di Carlo Parola» (La Stampa).
• «La sua forza era il “Delta” bassissimo, un differenziale quasi zero nel rendimento su sforzi ripetuti, vale a dire la potenza costante sull’arco di 15-20 scatti, finché il difensore avversario, magari più veloce, non crollava nel confronto fisico» (Edmondo Berselli).
• «È stato, insieme a Fabrizio Ravanelli, il primo campione della serie A ad emigrare nella Premiership inglese. Era il giugno del 1996 e aveva quasi 32 anni. La Juventus gli aveva offerto molti soldi, ma un contratto di un solo anno. Il Chelsea, vecchia squadra popolare di Londra guidata dal suo amico Ruud Gullit, gli proponeva metà stipendio, ma tre anni in squadra. Poche settimane dopo scorrazzava per King’s Road su una Vespa» (Riccardo Orizio).
• Con Gabriele Marcotti ha scritto un’autobiografia, The Italian Job, uscita prima in Inghilterra e poi in Italia (Mondadori 2007).
• Sposato con l’arredatrice sudafricana Cathryn White-Cooper, una figlia.