3 giugno 2012
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Biografia di Guido Viale
• Tokyo (Giappone) 20 novembre 1943. Economista ambientale. Editorialista del Manifesto. Tra i suoi libri Governare i rifiuti (Bollati Boringhieri 1999, la nuova edizione, Azzerare i rifiuti, nel 2010), Un mondo usa e getta (Feltrinelli 2000), Vita e morte dell’automobile (Bollati Boringhieri 2007), La conversione ecologica (NdApress 2011), Virtù che cambiano il mondo (Feltrinelli 2013).
• «Nasce in un campo di concentramento (il padre era il responsabile della Fiat in Giappone). Studente brillante e contestatore, si cava gli occhi per leggere tutto quello che può, e soprattutto il Marx meno conosciuto. Lavora in Inghilterra, studia Filosofia a Torino. Il Sessantotto, più che trovarlo pronto, viene in buona parte da lui provocato. A Palazzo Campana, sede delle facoltà umanistiche, è lo studente biondo che somiglia a Peter Fonda e all’attore di Fragole e sangue che denuncia il potere dei baroni accademici, la banalità e la tristezza della cultura borghese, le discriminazioni di classe nell’università. Carisma al cento per cento: in lui si riconoscono migliaia di studenti. Ne porterà parecchi ai cancelli di Mirafiori nel primo tumultuoso incontro con operai immigrati di cui i torinesi ignoravano (o facevano finta di ignorare) l’esistenza. Più volte arrestato, è il più convinto interprete dell’innata saggezza rivoluzionaria degli operai e delle loro spontanee forme d’organizzazione. Chiede, per primo in Europa, la settimana lavorativa di 35 ore. In seguito, dirigente di Lotta continua e poi studioso di disastri provocati dalla civiltà dell’automobile e affascinato dalla catastrofe ecologica provocata dai rifiuti urbani nelle società del consumo» (Diario).