3 giugno 2012
Tags : Valentina Vezzali
Biografia di Valentina Vezzali
• Jesi (Ancona) 14 febbraio 1974. Schermitrice (fioretto). Tre volte consecutive medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi: Sydney (2000), Atene (2004), Pechino (2008), argento ad Atlanta (1996). Medaglia d’oro a squadre ad Atlanta (1996), Sydney (2000) e Londra (2012), bronzo a Pechino (2008), ad Atene (2004) la gara non era in programma. «Voglio arrivare a vincere più di tutti. Quella che mi supererà deve arrivare fra 100 anni». Da ultimo è medaglia di bronzo individuale e medaglia d’oro a squadre ai mondiali di Scherma Kazan 2014. Nel 2013 è stata eletta alla Camera dei deputati, rappresentante di Scelta civica nelle Marche.
• Figlia di Lauro (morto nell’89 per un cancro alla gola) ed Enrica: «Lavoravamo a Correggio nello stesso maglificio, lui è stato trasferito a Jesi per dirigere la fabbrica che era stata aperta qui e anch’io ho chiesto di venire qui. E pensare che all’inizio non mi piaceva... Ma dopo sei mesi di corte, di poesie scritte sulla stagnola delle sigarette ho ceduto».
• Valentina è la terza di tre femmine: «Io volevo il maschio, ero sicura. Quando è nata e ho visto che non aveva il cosino ho pianto tanto. Mio marito doveva arrivare in ospedale e aspetta, aspetta non veniva più: ho pensato ecco, gli ho fatto la terza femmina e non torna più a casa» (da un’intervista di Concita De Gregorio).
• «Quand’è morto suo papà, le sue sorelle, Maria Stefania e Nathalie erano già sposate e fuori casa, Vale aveva 14 anni e siamo rimaste sole, io e lei. Abbiamo pianto e abbiamo riso insieme, il nostro mondo viveva io in lei e lei in me» (da un’intervista di Vincenzo Martucci). «Aveva sei anni, era magra, pallida, tanto che gli insegnanti della scuola elementare mi dicevano di portarla a vedere da un medico, ma il maestro Triccoli disse subito: “Questa la porto all’Olimpiade”. Per me era solo molto dolce, la chiamavo la mia Grace Kelly. A me quella di Triccoli sembrava un po’ una sbruffonata, ma vedevo la bambina tornare felice dalla palestra, mi diceva “oggi ho giocato, mi sono proprio divertita”. Come potevo farla smettere? Che avesse la stoffa ho cominciato a pensarlo quando aveva 8 anni: al suo primo torneo batté tutte, anche avversarie che avevano 3 anni più di lei. Ma il suo vero punto di riferimento era Giovanna Trillini che ha 4 anni più di lei. Giovanna a volte la faceva tirare e Valentina tornava a casa e diceva: “Le ho dato due stoccate, le ho dato 3 stoccate”. E un giorno, quando aveva 12 anni, tornò a casa raggiante: “L’ho battuta”» (da un’intervista di Pierangelo Molinaro).
• «Divenne famosa vincendo la sua prima medaglia d’argento ad Atlanta, nel 1996 (e l’oro a squadre). La chiamammo “la tigre dagli occhi azzurri”. Era nata una leggenda, ma ce ne saremmo accorti soltanto a Sydney 2000. Vinse sbaragliando le avversarie con una facilità irrisoria, aveva già alle spalle un record di 29 successi in Coppa del Mondo con 87 stoccate vincenti su 90. Un fenomeno. Disse che il suo più grande desiderio era di diventare un’investigatrice della polizia, e per noi divenne la “Maigret dal fioretto d’oro”, mieteva vittorie ed era poliziotta, uno spot trionfale per le Fiamme Oro. Disse che aveva imparato dalle sconfitte: ne ricordò una, quella subìta ai mondiali under 20, a Pistoia. Non riuscì ad entrare tra le prime trentadue: “Piansi tanto. Decisi di mollare la scherma. Quando tornai in sala, il mio maestro mi chiese se volevo svuotare l’armadietto. Scossi la testa. Gli risposi che volevo allenarmi di più”. Aveva 14 anni. Valentina disputa la sua terza Olimpiade ad Atene, nel 2004. E rivince. Poi annunciò che avrebbe smesso. Ma solo il tempo necessario per mettere al mondo un figlio e svezzarlo. Fu di parola. L’ispettrice Vezzali ritornò pensando sempre più all’impresa del tris consecutivo, nello stesso sport» (Leonardo Coen). A Pechino ha battuto in finale la sudcoreana Nam Hyunhee, che in semifinale aveva sconfitto tra molte polemiche Giovanna Trillini.
• Prima di lei, solamente tre donne nella storia dei Giochi avevano vinto tre ori individuali consecutivi nella stessa specialità: la nuotatrice australiana Fraser (dal 1956 al 1964), la ginnasta ex sovietica Larisa Latynina (dal 1956 al 1964), la nuotatrice ungherese Krisztina Egerszegi (dal 1988 al 1996). In Italia, l’unico ad aver realizzato l’impresa è Klaus Dibiasi.
• Nel 2008 ha raggiunto i 60 successi in coppa del Mondo. Cinque i titoli mondiali individuali: «Il primo, nel 1999, segnò la svolta: riuscii a sbloccarmi dopo una sfilza di piazzamenti nelle gare individuali. Quello del 2001 arrivò all’apice di un gran periodo, ma poi ci fu il flop del 2002. Quello del 2003 ebbe il sapore della riscossa, mentre quello del 2005, speciale e inaspettato, fu l’oro della Vezzali da poco diventata mamma. Tuttavia il titolo 2007, vinto dopo infiniti tormenti, è la mia più difficile impresa».
• «Una che t’infilza, veloce e cattiva, che ti taglia le ali, perché pensa che il tuo volo impedisce il suo. E urla di rabbia, una cosa a metà tra Munch e Tardelli. Perfetta per lo sport, ringhiosa e attenta all’attimo» (Emanuela Audisio).
• «Una volta, dopo un servizio pubblicato su Vanity Fair, una signora le scrisse augurandole addirittura di perdere sempre, “così prova le sensazioni che lei infligge alle sue avversarie”» (La Stampa).
• Spesso polemica con i calciatori, è andata su tutte le furie quando ha scoperto che gli azzurri appena eliminati nei quarti di finale del torneo olimpico erano stati mandati nella business class del volo Pechino-Roma, mentre alle schermitrici erano stati riservati posti in economica. Ha però sposato un calciatore di serie C, Domenico Giugliano (Avellino 1 luglio 1973). Si conobbero nel 1999 alle Universiadi di Palma di Maiorca: «Si appuntò il mio numero e scrisse Pezzali. Con la P. Eppure, ero già campionessa del mondo e avevo vinto un oro a squadre e un argento ad Atlanta 96». Il marito: «Montano, che è mio amico e ci ha messo una buona parola, mi aveva detto guarda che quella con gli uomini è una difficile». Nozze il 22 giugno 2002, il 9 giugno 2005 è nato il primo figlio Pietro (quattro mesi dopo arrivò il quinto titolo mondiale), il 16 maggio 2013 il secondo Andrea.
• Polemiche perché in una puntata di Porta a porta del settembre 2008 disse a Berlusconi: «Io da lei mi farei toccare» (intervistata da Antonello Caporale, aggiunse: «Io e lui in qualche modo rappresentiamo l’Italia che vuole vincere).
• Dopo una sfilata in costume da pin up a Milano, le Fiamme Oro le hanno vietato la partecipazione come ospite a una puntata del Saturday Live Night (ottobre 2008).
• «Il mio sogno era ballare. Fare la ballerina poteva essere la strada da percorrere per una con il mio fisico».