3 giugno 2012
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Biografia di Alberto Veronesi
• Milano 2 aprile 1965. Direttore d’orchestra. Music director della Opera Orchestra of New York, direttore artistico del Festival pucciniano di Torre del Lago. Direttore principale della Shanghai Opera House. Primo direttore stabile della Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari. È stato il fondatore della Guido Cantelli Orchestra. Ex direttore stabile dell’Orchestra sinfonica siciliana ed ex direttore artistico della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. «L’unico direttore italiano della nuova generazione degli artisti della Deutsche Grammophon, da Cristian Thielemann ad Esa-Pekka Salonen a Gustavo Dudamel» (Laura Dubini). Figlio di Umberto.
• «Ho sempre saputo che la musica sarebbe stata la mia vita. All’inizio suonavo il pianoforte, componevo e dirigevo i cori, solo intorno ai 18 anni mi sono orientato in maniera chiara verso la professione di direttore d’orchestra» (a Nicole Cavazzuti) [Gra 12/10/2011].
• «Quando arrivai a Torre del Lago mi trovai ad affrontare una situazione balneare, decisamente bohèmienne: per liberarci del camping ci abbiamo messo cinque anni. Per raddrizzare le sorti del festival mi sono dedicato personalmente al porta a porta: sensibilizzare la classe dirigente è un vero e proprio lavoro. La porta che si aprì fu quella di Massimo D’Alema anche se all’inizio mi disse: “Puccini, quello dell’Inno a Roma?”. Poi la porta di Giuliano Amato».
• Nel 2007 diresse I Medici di Ruggero Leoncavallo al Maggio Musicale Fiorentino nel 150° anniversario della nascita del compositore, l’anno successivo il debutto alla Deutsche Oper di Berlino con L’amico Fritz di Mascagni.
• Nel 2006 ha registrato per la Dg Edgar, opera giovanile di Puccini, alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia e con la partecipazione straordinaria di Placido Domingo: «Un successo di vendita, di critica e una sintonia di vedute sullo studio e sulla riscoperta di un repertorio italiano dimenticato o comunque trascurato, tale da far decidere la casa discografica tedesca di offrire a Veronesi un super contratto per sette produzioni nell’arco di sei anni». Quell’esecuzione non piacque però al critico Elvio Giudici, che trovò il direttore «privo non solo di personalità ma di autorità tecnica».
• Ha inciso anche un disco di arie pucciniane con Violeta Urmana e i Wiener Philharmoniker.
• È il solo italiano, dopo Arturo Toscanini, a essere stato invitato a New York come direttore musicale.
• È l’unico in Italia che ha allestito in uno stadio un’intera opera, con scene e costumi, portando l’Aida al San Siro di Milano e il Nabucco al Delle Alpi di Torino.
• Sposato con Andreina Di Maio, due figli, Susanna e Umberto.