3 giugno 2012
Tags : Maria Venturi
Biografia di Maria Venturi
• Firenze 1 agosto 1933. Giornalista. Scrittrice. «Che cos’erano i Miserabili, se non un feuilleton?».
• «Non è una Liala rinchiusa in una prigione dorata. È una donna di polso, quasi un maschiaccio (“Amo raccontare balle”). Ride quando la descrivono come una signora sdolcinata che vive in una casa con le tendine di pizzo (“Ma quali tendine... le mie costano come un monolocale”). È stata direttore di Anna, Novella 2000, editorialista del Messaggero. Dalla corrispondenza con i lettori Venturi ha imparato la geografia del cuore, dalle leggi del marketing editoriale e televisivo americano ha capito come catturare il pubblico. “Beautiful è il modello assoluto per le fiction, la madre di tutte le soap; ma io me ne discosto. Gli americani se ne fregano dell’aderenza alla realtà, io preferisco scrivere di cose quotidiane, che possono accadere davvero...”. Il suo genere? Lo definisce “western dei sentimenti”. La formula del suo Incantesimo sta nel segreto dell’happy end: “Per chi fa letteratura popolare il lieto fine è un dovere, un istinto di natura. Non usciresti di casa, non ti sposeresti, non faresti figli, non avvieresti alcun progetto se non avessi l’istinto del lieto fine, quello che muove il mondo. Trasmettere questa fiducia è il dovere dello scrittore popolare”. Non le dispiace che qualcuno snobbi la sua produzione come “letteratura di consumo”. Intanto perché i lettori la consumano tantissimo. “Sì. Guadagno tanto”, ammette con soddisfazione. I suoi libri sono longseller, vendono continuamente. Poi ci sono i diritti televisivi. “Io non ho complessi di inferiorità culturale: anche perché scrivo saggi di psicologia con uno pseudonimo straniero, che non le svelerò”. Italo Calvino l’aveva incoraggiata. Lo scrittore giornalista Oreste Del Buono l’ha metaforicamente adottata. Per scrivere fiction si è abbeverata alla scuola dell’attualità. A forza di scoop nati per caso. Venturi voleva seguire l’uomo che amava. Così convinceva i suoi direttori a inviarla in questo o in quel posto promettendo scoop fantasmagorici. Un po’ se li inventava, molti sono veri: in Algeria ha incontrato Ben Bella, dopo aver fatto amicizia con la sua amante, a Orgosolo ha parlato con il bandito Graziano Mesina; ha nascosto in casa la figlia di Sandra Milo, contesa dal marito dell’attrice; ha scoperto che il ragazzo da tutti ritenuto il fratello di Claudia Cardinale era in realtà suo figlio Patrick» (Christian Rocca).
• Nel 2007, dopo dieci anni, è stata interrotta la fiction Incantesimo, di cui scriveva il soggetto.
• Ultimi romanzi: Butta la luna (che ha ispirato una miniserie tv), La bambina perduta (2006), La vita senza me (2010), Come prima (2011). Ha firmato il soggetto di Per una notte d’amore (Raiuno 2008).
• Sposata, dal primo matrimonio ha avuto due gemelle. Una nipote, Caterina.
• Vive a Brescia.