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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Nichi Vendola

• (Nicola) Bari 26 agosto 1958. Politico. Presidente si Sinistra e Libertà. Presidente della Regione Puglia (2005-2015). Nel 1992, 1994, 1996, 2001 fu eletto alla Camera. Candidatosi alla segreteria di Rifondazione, il suo vecchio partito, nel luglio 2008 è stato sconfitto da Paolo Ferrero (ottenendo però il 47,3 per cento dei consensi: per Repubblica «quello compiuto dal congresso di Rifondazione è stato in realtà un delitto per interposta persona, una catarsi di rimbalzo. Per colpire Bertinotti hanno pugnalato il suo figlio prediletto, quel Nichi Vendola che era il suo erede designato e che ha pagato con una amarissima sconfitta tutte le colpe imputate a dodici anni di bertinottismo»). «Questo mestiere è un calvario. Ti senti responsabile di tutto».
• Figlio del comunista Francesco: «Era andato a combattere per l’impero fascista. E nella guerra aveva maturato il suo comunismo. Mio nonno era proprietario di una cava di pietre. Undici figli. Mia madre viveva un po’ meglio perché il nonno era impiegato comunale e piccolo proprietario terriero. Una vita morigerata, molto povera» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).
• Laureato in Lettere con una tesi su Pier Paolo Pasolini, giornalista, redattore del settimanale Rinascita, editorialista del quotidiano Liberazione, per cui curava la rubrica “Il dito nell’occhio”: «La leggevano tutti… Ho meritato alcuni attacchi di Giampaolo Pansa» (molto violenti, come violenti erano i suoi pezzi).
• Nel 1972 si iscrisse alla Fgci, della cui segreteria nazionale fu membro dall’85 all’88. «Adolescente, parlò a “un congresso di partito contro il partito”. C’era Giorgio Amendola che ascoltava allibito e severo. Franco Giordano lo volle conoscere. “Quel giorno stesso diventasti la mia bussola politica e la nostra amicizia cominciò a tessere la sua tela bella e complicata”, ha scritto Vendola in una lettera indirizzata al compagno diventato segretario» (Mattia Feltri). Nel 1990 entrò a far parte del Comitato centrale del Partito comunista italiano. Dopo lo scioglimento del Pci fu tra i fondatori di Rifondazione comunista, divenendo membro della Direzione nazionale. Fino all’elezione in Puglia, il suo maggiore impegno si svolse nella commissione Antimafia, della quale fu anche vicepresidente (1996-2001).
• Nel 2005, dovendo il centrosinistra trovare un candidato da opporre in Puglia a Raffaele Fitto, fu faticosamente raggiunto un accordo intorno a Francesco Boccia della Margherita, economista e assessore a Bari. Dissensi dell’Udeur, mugugni dei Ds, fu deciso di rinforzare il candidato consacrandolo con un turno di primarie: Rifondazione mandò Vendola che, partito come sparring-partner, il 16 gennaio 2005 finì col vincere. Grandi lamenti di quelli che lo vedevano sicuro perdente contro Fitto, senza chance a detta dei più illustri politologi (in testa il professor Sartori), il 3-4 aprile conquistò a sorpresa la poltrona di governatore.
• Da sempre dichiaratamente omosessuale (non «gay»): «L’omosessualità è un pezzo del mio scisma dalle due chiese, dalla chiesa comunista e dalla chiesa cattolica». Outing a vent’anni con un articolo sul giornale (da lui fondato) In/contro. Titolo: “Le farfalle non volano nel ghetto”: «Fu un massacro sociale, politico, familiare. Era un mondo in cui ancora molti pensavano che per i gay si dovesse chiamare il medico, l’ambulanza, lo psichiatra». È tra i promotori della Lila, Lega italiana lotta all’Aids, e dell’ArciGay. Cattolico, è vicino all’esperienza di Pax Christi.
• Ha pubblicato alcuni libri di poesie: Prima della battaglia, Lamento in morte di Carlo Giuliani, Ultimo mare (premio Manduria, in giuria Marcello Veneziani). «Scrivo anche filastrocche per bambini e sarei un ottimo papà».
• Porta sempre un anello al pollice: «Me l’ha regalato un pescatore di Mola di Bari. Era la fede di sua madre. Io l’ho messa al pollice, una specie di matrimonio col popolo».
• Nel maggio 2008 ha ricevuto in dono dal sultano dell’Oman in visita in Puglia un Rolex d’oro massiccio modello Oyster perpetual day-time del valore di 18 mila euro: «Ovviamente lo metterò all’asta e darò il ricavato in beneficenza».
• Polemiche per la decisione di avere un figlio con il suo compagno (dal 2004), l’italo- canadese Ed Testa, designer laureato a Urbino. Il piccolo, nato il 27 febbraio 2016 attraverso una maternità surrogata perfezionata in California e pagato 140 mila euro, si chiama Tobia Antonio.