Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Carla Vangelista

• Roma 3 aprile 1954. Sceneggiatrice. Con Silvio Muccino ha scritto il best seller Parlami d’amore (Rizzoli 2006) diventato poi un film con il medesimo titolo (2008, regia dello stesso Muccino). Sceneggiato da lei anche: Signorina Effe (Wilma Labate, 2007). Nel 2009 ha pubblicato per Feltrinelli Un altro mondo, nel 2011 con Muccino Rivoluzione n.9 (Mondadori), è ambientato in un appartamento. «È il mio appartamento, dove con lei ci vediamo per lavorare e costruire i nostri film e libri. Vangelista è molto più grande di me, ma pure più adolescente e leggera. Con Carla c’è un’affinità: siamo sempre d’accordo sul cuore delle storie, ma con punti di vista diversi» (Silvio Muccino).

Parlami d’amore è la storia dell’amore tra una donna di una quarantina d’anni, colta, ricca, ben maritata, e un ragazzo di venti scollato e ribelle. Lei ha scritto la parte di Nicole, lui quella di Sacha. «Tutti e due, dentro, hanno messo molto di loro. Ci hanno messo talmente tanto che quando il libro è uscito si è detto che era una storia autobiografica, che Carla e Silvio si erano innamorati e avevano deciso di rendere pubblica questa passione. Falso. I due si sono conosciuti per lavoro. Con il compagno di lei, lo sceneggiatore Luca Di Fulvio, hanno scritto un film che poi non si è fatto. Hanno cominciato a frequentarsi mettendo a confronto le loro generazioni: gli anni Settanta per lei e i Novanta per lui. Hanno deciso di scrivere una cosa insieme partendo dal convincimento che mentre a parlar di sesso non c’è più vergogna, parlar d’amore pare brutto, è disdicevole» (Simonetta Robiony).
• Gabriele Muccino la accusò di avere plagiato il fratello: «Si tratta di una ex adattatrice dialoghi, improvvisata scrittrice di discutibile talento. Mi ha querelato. Se fosse una vera artista saprebbe che questa è la vita degli artisti: venir criticati».
• «Io sono una ex-ragazza degli anni Settanta. Non facevamo che parlare di “energie”, “sentire”, “comunicare”, al punto di diventare un po’ risibili. Però avevamo anche ragione. Il silenzio e i suoi malintesi, le sue richieste mute e quindi condannate a restare insoddisfatte, le barriere del “non detto”, sono muri che erigiamo forse per proteggerci o per non mostrare bisogni o debolezze» (da un’intervista di Serena La Rosa).
• Un figlio grande.