3 giugno 2012
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Biografia di Fabio Vacchi
• Bologna 19 febbraio 1949. Compositore. Esordio nel 1975 alla Biennale di Venezia con Buchstaben, ottenne grande successo internazionale con Station Thérmale (all’Opera di Lione nel 1993, alla Scala di Milano nel 1995). Nel 2007 Teneke, opera epica in tre atti: libretto di Franco Marcoaldi tratto dal romanzo del turco Yashar Kemal (parla del conflitto fra proprietari terrieri e contadini), prima mondiale il 22 settembre diretta alla Scala da Roberto Abbado, scene di Arnaldo Pomodoro, regia di Ermanno Olmi (per il quale ha realizzato la colonna sonora dei film Il mestiere delle armi e Centochiodi, la prima premiata col David di Donatello). Ha musicato La madre del mostro, opera che ha per tema la violenza negli stadi, libretto di Michele Serra. Il 30 settembre 2014 ha debuttato con Il bordo vertiginoso delle cose, su testo del romanzo di Gianrico Carofiglio. Ha firmato centoventi titoli, tra cui dieci opere e undici melologhi (al 2014). «Non credo nell’arte per l’arte. Sono convinto che una creazione possa, anzi, debba trattare argomenti d’attualità».
• «Musicista eccellente lontano da correnti, scuole, tendenze più o meno facili – sue pagine come Diario di uno sdegno, sulla tragedia del World Trade Center e Dai calanchi di Sabbiuno, sulla Resistenza, sono state dirette da Abbado, Mehta, Muti» (Fulvio Paloscia).
• «Per un lungo periodo, nella musica contemporanea, chi prescindeva dal dogma era tagliato fuori, ed io sono stato bollato come traditore perché cercavo una via che conciliasse profondità e bellezza, comunicazione e raffinatezza. Si preferiva un pezzo brutto, ma agguerrito concettualmente, a un brano rigoroso ma anche capace di dare gioia. In tal modo si è tradito il corpo umano, primo destinatario del messaggio artistico» (intervistato da Leonetta Bentivoglio) [Rep 27/8/2013].
• «Neanche Dante Alighieri arriva a tutti con immediatezza. Il piacere estetico è direttamente proporzionale allo sforzo che si fa per conquistarlo. Ma un primo approccio emozionale ci dev’essere».
• Sposato con la musicologa Lidia Bramani. Tre figli. «Non vado allo stadio, ma da bolognese sono tifoso del Bologna. E sono riuscito a trasmettere questa simpatia anche ai miei figli, che all’inizio obiettavano: “Ma perché dobbiamo tenere per una squadra che non vince mai lo scudetto?”».
• Ha il brevetto di volo, da ragazzo vinse alcune regate.