Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Genova 1 giugno 1925. Avvocato. Tributarista. «Io sono di origini austro-ungariche, i miei erano di Gorizia e quindi sono nato con la passione per le regole».
• Professore emerito all’Università di Genova e a contratto all’Università Luiss di Roma, nel 2013 ha insegnato Diritto tributario presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, docente dell’Università Cattolica di Salta, in Argentina. Presidente emerito di Assofiduciaria.
• «Sono figlio unico e mi sono trovato benissimo. La mia fortuna è stata avere genitori severi: papà mi negava il bacio se combinavo qualcosa di non corretto e mia madre usava gli scappellotti, fino a 16 anni, quando per raggiungermi doveva usare l’ombrello (...) L’altra fortuna è stata il liceo D’Oria, Baget Bozzo era mio compagno, c’era, a insegnare, Giuseppe Siri: per un quarto d’ora parlava di religione, il resto era dedicato a discorsi in libertà, dalla politica all’educazione sessuale» (a Wanda Valli).
• Dopo la laurea passò due anni in uno studio penale, poi entrò in quello del padre. «A me interessa tutto il diritto, diciamo che mi occupo al 40 per cento di fiscale e al 60 di diritto societario».
• Grande accusatore del sistema calcio precedente lo scandalo Moggi, dal 1993 al 2001 fu presidente della Covisoc, l’organo di controllo creato per indagare sulla corretta gestione amministrativa e societaria dei nostri club calcistici. Nel 2003, per alcune consulenze prestate nel 2001, presentò alla Lega Calcio una parcella di 13 milioni e 485 mila euro, «calcolata applicando i minimi tabellari previsti dall’ordine professionale», spiegò ai giornalisti. Nel 2008 consulente di Valentino Rossi nel mirino del fisco: «Gli ho detto che in Italia non basta aver ragione e un buon avvocato: bisogna trovare anche un giudice che ti dà ragione».
• «L’imposta è giusta solo se utilizzata per affrontare la spesa giusta. Solo riportandoci alla giusta spesa, che deve tenere in considerazione le effettive necessità, si potrà determinare la giusta imposta: questa sì sarebbe una conquista democratica».
• «A Genova di solito si intervistano due persone: Beppe Grillo se vuoi ridere dei problemi del Paese, il professor Victor Uckmar se invece vuoi cercare di risolverli» (Marco De Martino).
• Abita ad Arenzano (Genova). Tre figli: un maschio e due femmine. Antonio (Genova 14 febbraio 1965), dal 1995 nello studio del padre (fondato a Genova dal nonno Antonio nel 1922), lavora nel ramo del diritto societario internazionale e coordina la rivista elettronica Uckmar Tax Digest, diretta dal padre.