Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Bergamo 22 settembre 1929. Ex motociclista. Vinse 9 titoli mondiali: 6 nella 125 (1951, 1955, 1956, 1958, 1959, 1960), tre nella 250 (1955, 1956, 1959). «Sino a quando Giacomo Agostini, nel 1971, non ha colto il suo decimo titolo mondiale, è stato il più titolato pilota del motociclismo, solo affiancato, dal 1967, dal leggendario Mike Hailwood. Potrebbe bastare questo elemento statistico a innalzare Carlo Ubbiali nel ristretto numero dei più grandi di sempre. Eppure il pilota bergamasco non ha goduto di un’unanime, elevata considerazione e nella graduatoria dei campioni di ogni epoca è stato spesso posto in posizione di subordine rispetto a chi ha avuto una carriera meno ricca di successi e anche di durata più contenuta. Questo è accaduto un po’ perché Ubbiali si misurò solo nelle classi più piccole, 125 e 250, un po’ a causa del suo carattere introverso, che lo rese meno popolare di altri spumeggianti coprotagonisti dell’epoca, quali l’acerrimo rivale Tarquinio Provini o l’anticonformista Umberto Masetti. Eppure Ubbiali ha avuto tra i critici, e anche tra i colleghi e rivali, schiere di estimatori. Stima meritata se si valutano, oltre ai risultati, il talento, la seria applicazione, l’intelligenza e soprattutto la scaltrezza. Se l’aspetto fisico – il volto caratterizzato da un paio di occhi a mandorla e una struttura minuta, appena 160 centimetri d’altezza – gli aveva garantito il soprannome di cinese, le sue maliziose strategie avevano certificato quello di volpe» (La Gazzetta dello Sport – 110 anni di gloria).