3 giugno 2012
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Biografia di Mario Tuti
• Empoli 21 dicembre 1946. Ex terrorista.
• Fondatore del Fronte nazionale rivoluzionario, nel gennaio 1975 uccise due carabinieri che erano andati ad arrestarlo. Catturato in Francia, fu estradato in Italia e condannato all’ergastolo. Nell’aprile 1981, nel carcere di Novara, strangolò con il neofascista Pierluigi Concutelli il presunto terrorista nero Ermanno Buzzi, imputato per la strage di Brescia (28 maggio 1974, l’esplosione in piazza della Loggia di una bomba nascosta in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista causò 8 morti e 94 feriti). Sei anni dopo guidò la rivolta nel penitenziario di Porto Azzurro. Assolto definitivamente nel 1992 per la strage del treno Italicus (alle 1.23 di notte del 4 agosto 1974, a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, l’esplosione di una bomba nella vettura 5 dell’espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero causò 12 morti e 48 feriti), è diventato un detenuto modello: recluso a Civitavecchia, primo permesso il 27 dicembre 2003, poco più tardi arrivò la semilibertà, con il lavoro tra gli ex tossicodipendenti della comunità Mondonuovo di Tarquinia. Di giorno è libero e si dedica all’allevamento dei cavalli, di notte rientra in carcere. Studia Scienze forestali, suona la chitarra, dipinge, scrive e interpreta commedie teatrali.
• «Con la giustizia credo di aver saldato il mio conto. Il carcere cambia radicalmente le persone e, anche se non amo definirmi pentito, oggi non sono socialmente pericoloso e non mi ritengo neppure una persona malvagia. Con la mia coscienza, però, il conto è ancora aperto. Non ucciderei più, ma ciò non mi consola. Provo un dolore profondo e incancellabile per ciò che ho commesso» (da un’intervista di Marco Gasperetti).