3 giugno 2012
Tags : Paola Turci
Biografia di Paola Turci
• Roma 12 settembre 1964. Cantante. Autore. Una sfilza di premi della Critica al Festival di Sanremo: L’uomo di ieri (1986), Primo tango (1987), Sarò bellissima (1988), Bambini (1989). Altri successi: Ringrazio Dio (1990), Stato di calma apparente (1993), Volo così (1996). «Mi lascio suggestionare, agisco di impulso... quando ho scritto la canzone per Adriano Sofri (Il Gigante) ero rimasta impressionata da un suo racconto, in cui descriveva lo spicchio di cielo che poteva intravedere dalla cella. Ma in realtà vorrei scrivere solo canzoni d’amore, come quelle di Tiziano Ferro».
• «Nel 1991 incise Candido, un azzardato concept album ispirato al personaggio voltairiano. Era già quello il segno che prima o poi si sarebbe smarcata, intraprendendo uno di quei percorsi che significano soprattutto una cosa: lasciare le grosse cifre e declinare per scelta dal ruolo di artista “mainstream” a quello di autrice di nicchia. La solita storia. Quella di Nada, di Eugenio Finardi. Belle storie, di solito» (Andrea Scanzi).
• Nel 2007 in scena con lo spettacolo Cielo. Concerto per corpo sonoro e voce danzante, con le sue canzoni tradotte in movimento dal ballerino Giorgio Rossi. Nel 2008 ha tenuto un concerto ad Haiti per i bambini dei quartieri più poveri della capitale Port au Prince. Vista a Sanremo 2008: ha cantato con Max Gazzè (in gara) la canzone Il solito sesso. Anche conduttrice radiofonica (La mezzanotte di Radio Due, nel 2009). Ultimi album: Attraversami il cuore (2009), Giorni di rose (2010), Le storie degli altri (2012).
• Nel 2009 è uscito il romanzo Con te accanto (Rizzoli), scritto con Eugenia Romanelli. Nel 2014, con Enrico Rotelli, ha pubblicato la sua biografia, Mi amerò lo stesso (Mondadori), in cui ha raccontato l’incidente d’auto di cui è stata vittima nel 1993: «La mia vita è finita ed è ricominciata il 15 agosto del 1993 sulla Salerno-Reggio Calabria. Mi trovai costretta a guidare l’auto durante una tournée. Ero furibonda. Mi chino per spingere nel portasigari il cavo del caricabatteria del telefono e mi rendo conto di aver oltrepassato il guardrail. Il tachimetro segna centoventi km all’ora. Sterzo verso destra, in un attimo sono nella corsia di emergenza. Controsterzo. No airbag, no cintura di sicurezza. Chiudo gli occhi. Sento una randellata all’altezza del sopracciglio destro, intravedo il cofano accartocciato, il parabrezza in frantumi. Sangue sul mio viso. La bocca piena di detriti. Sputo i vetri uno ad uno, uno mi resta in gola. Sono stata sbalzata dal sedile. Gli altri due, Chiara e Roberto, che erano con me mi aiutano». Da quel giorno ha subito 25 operazioni di chirurgia plastica (Carla Massi) [Mes 1/10/2014].
• Dal 2010 al 2012 è stata sposata con il giornalista di R101 Andrea Amato. Cerimonia ad Haiti, nella cappella dell’ospedale St. Damien, presenti tutti i volontari della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. – Italia Onlus. Negli anni Novanta fidanzata con il tennista Paolo Canè.