3 giugno 2012
Tags : Alessandro Troncon
Biografia di Alessandro Troncon
• Treviso 6 settembre 1973. Ex giocatore di rugby. «In faccia ho 167 punti di sutura e un’altra ventina sulle gambe: ma sono di più quelli che ho segnato...».
• Mediano di mischia, ha disputato quattro Mondiali (1995-2007) e sei edizioni del Sei Nazioni. Il 29 marzo 2003 stabilì il record di presenze in Nazionale, 76, che divennero poi 101 (il suo primato fu raggiunto e superato nel 2013 da Andrea Lo Cicero, che si ritirò dopo 103 presenze). In carriera ha giocato nell’As rugby Mirano, nel Benetton Treviso (quattro scudetti) e nel Clermont Montferrand (Francia, perse due finali per il titolo). Ritiratosi, dal 2008 al 2011 fu assistente allenatore della Nazionale azzurra, mentre dal maggio 2013 è il responsabile tecnico della Nazionale Under 20.
• Il padre Nerio giocava a basket. «Poi all’Università di Ferrara lo invitarono a provare con il rugby. Il rugby non si prova: si fa. Da quel momento, infatti, solo rugby. Apertura o estremo. Nel Villorba. In serie B».
• «Lo chiamavano “castoro” a causa degli incisivi pronunciati. Ma Mark Lynagh, l’australiano che ebbe come compagno di squadra a Treviso, non riusciva a pronunciare la parola. Così inventò “Tronky” e a distanza di tempo questo è rimasto il nome di battaglia» (Flavio Vanetti).
• Dice che il rugby «ha lo spirito della lotta, la gestualità del basket, la precisione del calcio, i principi dello judo. Anche qualcosa degli scacchi». Ma è vero che il rugby è lo sport giocato in paradiso? «Speriamo anche all’inferno e al purgatorio. Di sicuro lì ci sono più giocatori» (da un’intervista di Marco Pastonesi).
• Una figlia, Carlotta (2009).