3 giugno 2012
Tags : Franco Trincale
Biografia di Franco Trincale
• Militello (Catania) 12 settembre 1935. Cantastorie. Vive da molti anni a Milano, dove ha composto tra l’altro 13 ballate su «don Silvio Berlusconi / il padrone dei padroni».
• «Per anni ha cantato in corso Vittorio Emanuele, dietro l’abside del Duomo di Milano. Finché un’ordinanza comunale, nel 2002, vietò l’uso di qualunque impianto di amplificazione, “in quanto causa di molestie alla cittadinanza”. Si disse che quel che dava fastidio in realtà non erano gli impianti di amplificazione ma le ballate che Trincale dedicò a “San Berlusca”, il quale rispose con un dossier di 66 pagine consegnato al Tribunale di Milano» (Paolo Di Stefano).
• «Sua canzone più famosa, quella Ballata del Pinelli, che gli costò pure un processo. Difeso, nientemeno, da Umberto Terracini, fu assolto, e non perché la sua canzone raccontasse la verità sulla morte di Pinelli, figuriamoci. Le canzoni – spiegò Terracini – non devono raccontare la verità. Obbediscono ad altre regole e possono essere condannate solo da un critico, da un filologo, dagli Aldo Grasso e dalle Natalia Aspesi, o dalla giuria di Sanremo» (Francesco Merlo).
• Alla fine del 2006 la Provincia di Catania acquistò per centomila euro tutto il suo patrimonio artistico e gli dedicò un museo stabile.
• Nel 2008 gli è stato assegnato il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli per quei cittadini distintisi nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport che versano in condizioni di indigenza. «Avevo rosicchiato i risparmi fino all’osso». Quando gli hanno telefonato per comunicargli la concessione della Bacchelli «era a cantare tra un gruppo di impiegati precari di un call center» (Gianni Santucci). «Il merito è tanto grande quanto è piccolo il suo costo, mille euro al mese, che al vecchio cantastorie di strada Franco Trincale servono per restare in scena con un po’ di serenità, e al governo Prodi per uscire di scena con un po’ di dignità» (Francesco Merlo).