Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Jasmine Trinca

• Roma 24 aprile 1981. Attrice. Nomination al David di Donatello come non protagonista per La stanza del figlio (Nanni Moretti 2001), La meglio gioventù (Marco Tullio Giordana 2003, Nastro d’argento con tutto il cast femminile), Il caimano (Moretti 2006), Un giorno devi andare (Giorgio Diritti 2013, Nastro d’argento come miglior attrice protagonista) e Miele (Valeria Golino 2013, Nastro d’argento come miglior attrice protagonista). Vista anche in Romanzo criminale (Michele Placido 2005), Il grande sogno (Placido 2009), Ti amo troppo per dirtelo (Marco Ponti 2012). Da ultimo The Gunman (Pierre Morel 2014) e Saint Laurent (Bertrand Bonello 2014). «All’inizio ero solo la ragazzina dalle guance rosa, alle prese con il debutto nel mondo del cinema e a cui, proprio per questo, si poteva anche perdonare qualcosa. Ma ora è tutto diverso: più cresco, più divento consapevole, più mi sento inadeguata».
• «Bella anche senza un filo di trucco, sorriso che rimette al mondo e mente lucida» (Roberta Bottari), «è la giovane attrice su cui punta il cinema italiano. Alta, sottile, la pelle di pesca, una bellezza naturale luminosa come la Bergman, lo stile di una studentessa di Oxford» (Silvia Fumarola).
• Lanciata dal Caimano di Moretti. «Non ho cercato il successo, se Nanni non mi avesse visto quella mattina, non so dove sarei adesso. È venuto a scuola e mi ha trovato. Non avevo mai pensato di fare l’attrice».
• «Al primo incontro Nanni Moretti ha voluto sapere che sport pratica e per chi vota. “Pallacanestro e Rifondazione comunista”. Come reagì? “Sulla politica cominciò a bofonchiare”» (Valerio Cappelli).
• «Ho questa faccia borghese, lo so, ma i miei sono proletari. Nonna ha il banco del pesce a Testaccio, è bella, alta e forte come un albero. Vivo con lei e mia madre, che è molto giovane. Sono cresciuta senza papà, è morto quando ero piccola».
• Non è credente ma ama «leggere le vite di beate in preda a visioni estatiche, Santa Caterina da Siena, Sant’Agnese in Agone, donne che hanno sentito un richiamo così forte da abbracciare una vita di privazioni spesso conclusa dal martirio. Storie che hanno la forza dei poemi epici, o delle favole di La Fontaine» (a Monica Capuani).
• Ha smentito le voci su una storia d’amore con lo stesso Moretti (il cui matrimonio è comunque andato in crisi).
• Nel 2013 ha rifiutato il ruolo di protagonista femminile, poi andato alla francese Aurore Erguy, nel film Sole a catinelle. Camilla Nesbitt, fondatrice insieme a Pietro Valsecchi della casa di produzione Taodue: «Purtroppo ci sono pregiudizi ideologici nei confronti della commedia: fare un film con Zalone non è considerato abbastanza politicamente corretto, rispetto magari a certi autori che non è detto che poi abbiano chissà quale successo» (Vty 4/12/2013).
• Mamma di Elsa, avuta nel 2009 dal compagno Antonio Piarulli, conosciuto sui banchi dell’università.