3 giugno 2012
Tags : Mario Trevi
Biografia di Mario Trevi
• Ancona 3 aprile 1924 – Roma 31 marzo 2011. Terapeuta junghiano. Allievo di Ernst Bernhard. Tra i suoi libri Per uno junghismo critico (Bompiani 1987) e Studi sull’Ombra (scritto con Augusto Romano, 1975, poi Marsilio 1990).
• «Nei primi anni romani frequentavo un gruppo di amici, tutti più o meno contagiati da Freud e Jung. E col tempo mi accorsi di patire nei loro riguardi una sorta di nevrosi di adattamento. Sentii parlare di uno psicologo ebreo tedesco, un certo Ernst Bernhard, che era riuscito a sfuggire a Hitler e si era rifugiato in Italia. Dove in seguito fu rinchiuso in un campo di concentramento. Quando finì la guerra Bernhard si stabilì definitivamente nel nostro paese. La sua storia mi incuriosiva (...) andai a trovarlo. Abitava in una casa meravigliosa dalle parti di San Luigi dei Francesi. E fin dal primo momento sentii in lui una personalità paterna. Stetti in analisi per tre anni. Poi, grazie anche al consiglio di un’amica, gli chiesi se accettava di prendermi per un’analisi didattica e fu così che intrapresi la professione di psicoanalista» (Rep 29/6/2010).
• «Da sempre, per lui sembrano non esistere amici e avversari, sono inconcepibili gli steccati di scuole e scuolette, i pensieri rigidi e immutabili: a prevalere è invece un atteggiamento di perenne ricerca, un’attenzione critica a modelli mentali diversi che difficilmente si integrano ma neppure si contrappongono, la considerazione della dignità di ogni essere umano nella sua complessità, nell’imperfezione e nell’inevitabile sofferenza» (Luciana Sica).
• Nel 2008 Dialogo sull’arte del dialogo (sottotitolo “Psicoanalisi e psicoterapia”), libro-intervista condotto da Alessandro Fedrigo (Feltrinelli). «Quando penso alla psicoterapia sia come pratica sia come argomento su cui riflettere mi vengono in mente certi bellissimi disegni di Escher sempre uguali e sempre diversi da se stessi, soprattutto quelli in cui un’immagine centrale si moltiplica e si rimpicciolisce man mano che si procede verso la periferia, sfruttando i vuoti e i pieni in un gioco sapientemente speculare. Chi li guarda non può fare a meno di “portare avanti” ciò che il disegnatore ha interrotto...».
• Padre di due figli, uno è Emanuele, scrittore e critico letterario: insieme hanno pubblicato Invasioni controllate (Castelvecchi 2007). «Sono passato dalla fase in cui dicevano a mio figlio Emanuele: ah, tu sei il figlio di Mario Trevi!, alla fase in cui mi dicono: ah, lei è il padre di Emanuele Trevi!».