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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Riccardo Tozzi

• Roma 1947. Produttore cinematografico. Fondatore e presidente di Cattleya. Presidente dell’Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive). «Il cinema italiano è come la Fiat: è andato in crisi e poi si è ripreso con meraviglia di tutti».
• Laureato in Economia, «è lui l’artefice di Cattleya, casa di produzione tra le più fertili e innovative oggi in Italia, a cui si deve una gran fetta del meglio del nostro cinema recente» (Leonetta Bentivoglio). Oltre ai film della moglie Cristina Comencini (da Matrimoni, 1998, fino al più recente Quando la notte), figurano nell’elenco dei suoi successi Io non ho paura di Salvatores, Caterina va in città di Virzì, Romanzo criminale di Placido, Mio fratello è figlio unico di Luchetti. Insieme a Sky ha prodotto anche la serie Gomorra.
• Nel 2012 ha prodotto Romanzo di una strage, su piazza Fontana, diretto da Marco Tullio Giordana su piazza Fontana («Quando il produttore Riccardo Tozzi mi parlò per la prima volta del progetto, lo commiserai. Pensavo fosse impossibile racchiudere in due ore 33 anni di processi, ipotesi e depistaggi. Aveva ragione lui»).
• «Sono romano da otto generazioni, cresciuto nel Rione Monti. Mio padre è morto quando avevo 3 anni. Ero un bambino abbastanza disadattato. Passavo le giornate a leggere. Sono stato hippy e ho frequentato molte comuni. Gli anni entusiasmanti furono quelli prima del ’68. Poi vennero i gruppetti marxisti con i loro leader quasi sempre di buona famiglia. Autoritari e insopportabili. In quel periodo, una fidanzata particolarmente esigente pretese che mi mettessi a studiare seriamente e in pochi anni sono passato dai figli dei fiori agli uffici della Banca di Roma. Lì ho resistito solo un anno. Mi annoiavo. Un amico mi propose di entrare alla Sacis (ora Rai Trade), cominciai come venditore di film all’estero: Bertolucci, Fellini, i fratelli Taviani. Ero con loro quando Padre padrone vinse la Palma d’Oro a Cannes nel 1977» (a Vittorio Zincone) [Set 9/2011].
• Con la Comencini si conobbero quand’erano entrambi sposati con altri, «e si era amici tra coppie», ha raccontato lei: «In principio tra me e Cristina c’era un’amicizia fondata su interessi comuni, la lettura e la musica: ci piaceva andare insieme ai concerti. Solo dopo la crisi dei nostri matrimoni abbiamo capito di essere innamorati. Però l’amicizia è rimasta».