3 giugno 2012
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Biografia di Laura Toscano
• Genova 1 aprile 1944 – Roma 11 marzo 2009. Sceneggiatrice. Ha contribuito a rivoluzionare la fiction italiana. Un titolo per tutti: Il Maresciallo Rocca. «Credo davvero che uno sceneggiato buono possa raccontare l’Italia agli italiani. Con gli elementi che offre la cronaca: la violenza alle donne, l’integrazione razziale, il racconto della provincia oscura».
• «Da bambina voleva vincere il Nobel per la Letteratura. A questo scopo, non le bastava Genova. Vi frequenta le scuole fino al liceo, il Doria, poi parte per Roma, dove va a imparare giornalismo e incontra Franco Marotta: “Lui era documentarista, abbastanza più grande di me e mi ha forgiato”, lo sposa, ha subito una bambina e si mette a studiare sceneggiatura, anche tecnica. “Andavamo al cinema e lì al buio, con una lampadina, scrivevamo quello che vedevamo. Carrello, campo lungo, campo corto. Un lavoro che adesso non si fa più”. Nel 79 la prima sceneggiatura cinematografica importante, Aragosta a colazione, con Montesano e Claude Brasseur, grande successo. E poi, via la vita: un’altra figlia, libri, tanta televisione, il marito che si defila. Resta la ditta Toscano-Marotta, ma il lavoro lo fa tutto lei. “E in questo lavoro bisogna avere le spalle larghe”» (Alessandra Comazzi).
• Altri lavori per la tv: Delitti imperfetti (1993), Commesse (1999), L’ultimo dei Corleonesi (2007) ecc. Fra i libri pubblicati, Sette in nero. Minisceneggiature come racconti (Edizioni dell’Altana, 2001), La madre indegna (Mondadori, 2007).
• L’ultimo Rocca (2008) è andato male: «Ci ha ammazzato la clonazione. Ci sono più carabinieri in tv che nelle caserme».