3 giugno 2012
Tags : Damiano Tommasi
Biografia di Damiano Tommasi
• Negrar (Verona) 17 maggio 1974. Ex calciatore. Presidente, dal 2011, dell’Aic (associazione calciatori, ha sostituito Sergio Campana, che ricopriva quel ruolo dal 1968). Centrocampista lanciato dal Verona, con la Roma vinse lo scudetto del 2001. 25 presenze e un gol in Nazionale (Mondiali 2002 compresi). Nel 2006 in Spagna col Levante, poi Inghilterra (Queens Park Rangers) e Cina (Tianjin) prima passare ai dilettanti del Sant’Anna d’Alfaedo, dove gioca tutt’ora. 18° nella classifica del Pallone d’oro 2001.
• «Soprannominato a Roma “anima candida” perché è socialmente impegnato, ha fatto l’obiettore di coscienza, ha sponsorizzato i palloni pakistani equi e solidali, eccetera» (Umberto Folena).
• Vittima il 22 luglio 2004 di un grave infortunio a un ginocchio durante un’amichevole con gli inglesi dello Stoke City, tornato dopo 15 mesi di riabilitazione chiese di essere messo al minimo salariale (1470 euro al mese).
• Viene da Vaggimal, un borgo di 75 famiglie, frazione di Sant’Anna d’Alfaedo.
• Tanto religioso da essere soprannominato il “Chierichetto”.
• «Nel 2001, l’anno dello scudetto con la Roma, Capello lo definì il giocatore più importante della squadra. Più di Totti e Montella, più di Batistuta. Era atipico: metà mediano, metà ala. Un interno, uno che si muoveva in una zona del campo indefinita. Ha segnato spesso, Damiano. Oggi, però, è difficile che lo si ricordi per questo. Chiedere a qualcuno che cosa gli viene in mente su Damiano Tommasi significa sapere che la risposta sarà quella: “Che ha giocato con lo stipendio di un operaio”» (Beppe Di Corrado).
• Nel 2011, da presidente Aic, guidò lo “sciopero dei calciatori”, che non scesero in campo alla prima di campionato per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo. «Con quella sua faccina da eroe terzomondista, si batte per difendere i diritti di un gruppo di superprivilegiati: fanno il mestiere più divertente del mondo (giocare a calcio), guadagnano l’inverosimile e vogliono diritti garantiti al pari di un operaio che strappa mille euro al mese. Complimenti Tommasi!» (Aldo Grasso). «Io rappresento 13.000 giocatori. Quelli che diventano ricchi sono una percentuale irrisoria. E comunque il fatto di guadagnare molto non dovrebbe prevedere che se sbagli un gol poi vieni insultato per strada mentre passeggi con la famiglia» (a Vittorio Zincone).
• «Non ho mai conosciuto calciatori gay, o magari sì, ma senza saperlo. Io sconsiglio l’outing ai giocatori omosessuali. Potrebbe essere un boomerang, si verrebbe ridotti a una macchietta».
• Sposato con Chiara, cinque figli.
• Il suo libro preferito è L’alchimista di Paulo Coehlo. La canzone, Farewell di Guccini.
• Appassionato anche al gioco del tamburello.