Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Ricky Tognazzi

• (Riccardo) Milano 1 maggio 1955. Attore. Regista. David di Donatello come migliore attore non protagonista per Qualcosa di biondo (1985, regia di Maurizio Ponzi), David e Nastro d’argento come miglior regista esordiente per Piccoli equivoci (1989), David come regista per Ultrà (1991) e La scorta (1993). Nel 2008 interprete de L’ultimo crodino, film di Umberto Spinazzola che racconta il rapimento della bara di Enrico Cuccia (marzo 2001). Nel 2012, regista ed interpreta de Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?, miniserie andata in onda su RaiUno in due puntate. «È la cosa meno reticente che la tv, pubblica o privata, abbia trasmesso negli ultimi venticinque anni di rimozione e di oblìo» [Guido Vitiello, il Foglio 3/10/2012]
• «Vorrei riuscire a fare mio un principio che enunciava mio padre, grande sperimentatore: il diritto alla cazzata».
• Figlio del grande Ugo (e della ballerina Pat O’Hara): «Lui m’introdusse da bambino nel cinema, per esempio ne I mostri volle girare l’episodio dell’educazione sentimentale a tutti i costi insieme a me. Nella maturità invece cominciò a scoraggiarci sulla professione, tentava di proporre alternative. Ma l’educazione in realtà è stata delegata alle nostre madri che sono state anche padri. Mi ha trasmesso la passione di fare cinema. Tornava a casa e raccontava la sua giornata di lavoro, ci parlava della scena che doveva girare il giorno dopo. Così portava se stesso nel cinema e il cinema in famiglia; è difficile tracciare un confine tra Ugo attore e Ugo uomo. Diceva che amava cucinare perché lo aiutava moltissimo a passare il tempo da quando non recitava più in teatro. Se la sua pasta e fagioli veniva contestata, per esempio, dai suoi amici, come Monicelli piuttosto che Paolo Villaggio, lui se ne andava subito a dormire offeso come un bambino e metteva il muso per una settimana. Lui era vitale, divertente. Io sono un ascoltatore timido e malinconico. Lui era sempre a caccia di donne, io sono monogamo. Forse Gianmarco, mio fratello, gli assomiglia di più» (da un’intervista di Alain Elkann).
• «Era sulla cresta dell’onda con Ultrà, La scorta e Vite strozzate, tutti film di cronaca e di forte impatto sociale. Poi più niente del genere...» (Paolo D’Agostini).
• «È stato un momento, quello dei miei film ma anche di Marco Risi sulla realtà, in cui siamo stati anche molto criticati perché ci occupavamo di cronaca, di cose che erano compito della televisione e dei giornali, e invece secondo me è stato importante per il nostro cinema. E poi siamo stati scalzati dai cloni televisivi: Distretto di polizia per esempio, fatto benissimo. Se n’è appropriata pienamente la televisione. Infine è diventato ancora più difficile riuscire ad essere contemporanei: la realtà è ancora più indecifrabile e fangosa di allora. E poi, certo, il ricorrere per quanto mi riguarda al romanzo è stato anche un rifugio. Una bella storia già esistente: sei un passo avanti, hai delle fondamenta».
• Ha diretto molti spot pubblicitari (Ferrero, Lambretta, Fiat 500 ecc.). Da ultimo protagonista della campagna del Ministero della Salute. «Il giudizio di molti è analogo: Ricky è più bravo nel corto che nel lungo» (Aldo Grasso).
• Nel 2008 regista de I segreti dell’isola di Korè, considerata “la fiction dei raccomandati”. Nel cast Antonella Troise, la bionda di cui Berlusconi si preoccupava al telefono con il direttore di Rai Fiction Saccà («una pazza pericolosa») e Simona Borioni («le mie fanciulle» disse di loro il Cavaliere nelle intercettazioni). Tognazzi replica: «So solo che non sono le “raccomandate”. Perché sono state prese dopo un regolare provino. Compresa la Troise. Un’ora e mezzo di scene. Un vero e proprio esame. Superato perché brava. E quindi ingaggiata» (a Felice Cavallaro).
• Nel 2013 ha partecipato in veste di giudice al talent di Rai Uno Altrimenti ci arrabbiamo.
• Fino al 2007 aveva la residenza a Montecarlo, in seguito ad un contenzioso con il fisco ha pagato 375 mila euro di multa. Ora residente a Favignana (Trapani), è presidente della squadra di calcio locale, il Mast Favignana che milita in Promozione.
• In passato sostenitore del Partito radicale, nel 2008 ha partecipato alla campagna elettorale di Veltroni.
• È sposato con Simona Izzo. Una figlia, Sara, avuta dalla prima moglie Flavia Toso.
• Vittima di alcuni furti nella sua abitazione romana, con la Izzo ha fatto blindare la camera da letto.