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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Grazia Toderi

• Padova 11 marzo 1963. Videoartista. «Mi sono nutrita di tante cose, da Pasolini al Mago di Oz, ma se dovessi scegliere un film per sempre prenderei 2001 Odissea nello spazio di Kubrick».
• «È salita sulla ribalta dell’arte nel 1993 quando alla Biennale di Venezia, quella diretta da Achille Bonito Oliva, presentò Nontiscordardime, un video fatto di una sola immagine ripresa da una telecamera fissa. Dal privato autobiografico Grazia Toderi è passata all’immaginario collettivo, per poi soffermarsi sui grandi spazi di aggregazione come lo stadio (Il decollo, presentato alla Biennale del 1999) o il teatro (Random, con il teatro Massimo di Palermo)» (Paolo Vagheggi).
• «Il video mi interessa perché è una semplice proiezione di luce, e quindi non ha peso, mi interessa perché è un mezzo che potenzialmente può essere trasmesso in tutte le case del mondo. È solo energia, ha una potenzialità straordinaria. Da una parte è un oggetto, da un’altra è una proiezione che sparisce con un pulsante». La preparazione di un video per lei non si discosta molto da quella necessaria per affrescare una parete. Dice di ispirarsi a Giotto: «Sono colpita da quel blu che circonda i suoi affreschi, dai suoi meravigliosi notturni. Penso sempre alla Cappella degli Scrovegni, avvolta dalle immagini e dal colore. Quando preparo un video rivedo sempre questi affreschi, la capacità che hanno di avvolgerti in una tonalità di colore».
• «Il comune di Milano nel 2006 ha pagato 45 mila euro a Maria Grazia Toderi perché la stessa artista realizzasse un’opera ad hoc per "la mostra a lei dedicata". Sette volte di più di quanto abbia dato il consiglio regionale delle Marche ad Arnaldo Pomodoro perché il celebre scultore realizzasse il Picchio 2006: 5.500 euro» (Sergio Rizzo). (a cura di Lauretta Colonnelli).