3 giugno 2012
Tags : Bruno Tinti
Biografia di Bruno Tinti
• Roma 19 dicembre 1942. Ex magistrato. Giornalista, scrittore. Entrato in magistratura a 25 anni, procuratore aggiunto a Torino dal 1995 al 2008, dove si occupa di reati finanziari. Esperto di informatica giudiziaria: «La giustizia è programmata per non funzionare. Siamo un’azienda dove entrano camion carichi di carta e escono camion carichi di carta».
• «Quando era un giovane giudice istruttore, Bruno Tinti amava auto di grossa cilindrata, purché vecchie, usate e passate di moda. Si recava in ufficio talvolta con un cagnolino al guinzaglio, mentre non si separava mai dal papillon al collo. Conosciutissimo a Torino negli anni Ottanta per aver coordinato un clamoroso blitz contro gli evasori fiscali, è finito, nei primi anni Novanta, a capo della procura di Ivrea. Tornato a Torino come aggiunto, s’è occupato per anni di reati fiscali nel mondo delle sponsorizzazioni sportive» (Alberto Custodero).
• Nel 2007 grande successo col libro Toghe rotte (Chiarelettere), «un affresco inquietante dei meccanismi che regolano l’autogoverno della sua categoria. Quei meccanismi che avrebbero dovuto preservarne l’autonomia dai “poteri forti” e che, invece, l’hanno trasformata in una Casta, con i propri rituali, i propri compromessi e le proprie spartizioni» (Vera Schiavazzi). L’anno dopo lascia la magistratura per dedicarsi alla scrittura e al giornalismo (cura una rubrica su Il Fatto Quotidiano, giornale di cui dal 2009 è anche azionista). Ultimi saggi: La questione Immorale (2009) e La rivoluzione delle tasse (2012), sempre per Chiarelettere.
• Una passione per la motocicletta, il tennis e i viaggi in camper.