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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Mauro Tassotti

• Roma 19 gennaio 1960. Ex calciatore. Difensore, lanciato dalla Lazio, con il Milan vinse cinque scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996), due Coppe dei Campioni (1989, 1990), due Coppe Intercontinentali (1989, 1990), una Champions League (1994) ecc. Vicecampione del mondo con la Nazionale nel 1994 (in tutto 7 presenze). Dal 2001 viceallenatore del Milan (per una partita anche allenatore, in seguito all’esonero nel gennaio 2014 di Massimiliano Allegri).
• Nella storia la gomitata con cui spaccò il naso a Luis Enrique nei minuti finali del quarto di finale mondiale giocato il 9 luglio 1994 a Boston. In campo l’arbitro non vide nulla, la prova tv gli costò una squalifica di 8 giornate, ancora alla vigilia del match giocato agli Europei del 2008 gli spagnoli non parlarono d’altro che di quella vecchia storia: «Ho sentito tirare la maglia, ho allungato il gomito d’istinto, ho sbagliato. Ho chiesto scusa mille volte. Ho pagato».
• «Nessuno ha la sua anzianità rossonera, nessuno meglio di lui può conoscere l’ambiente e tutte le sue sfaccettature. Tassotti c’era quando Silvio Berlusconi non era ancora il proprietario del club. Arrivò nel 1980, aveva vent’anni e faceva il terzino. Ha sposato il Milan quando il club toccò il punto più basso della sua storia (la B), insieme però sono arrivati in cima al mondo» (Fabiana Della Valle) [Gds 15/1/2014].
• «Mauro Tassotti ha iniziato la sua carriera con piedi ruvidi da terzino e l’ha conclusa con piedi soffici da trequartista. (…) E in questi anni, il Tasso, da allenatore ombra, ha educato moltissimi altri piedi. Sa come si fa. Avesse voluto, sarebbe stato un grande primo allenatore. Lo si capisce da come l’hanno sempre consultato i mister al suo fianco, da come si voltavano a cercarlo in panchina nei momenti più duri, come il comandante di una nave cerca il faro in mezzo alla tempesta. Lo si intuisce dalla stima e dal profondo rispetto che gli hanno sempre riservato i giocatori, un fratello maggiore che, anche attraverso un’esperienza di profondo dolore (la morte prematura della moglie), ha maturato una saggezza superiore all’età, così preziosa per i giovani. Preparato, serio, misurato, sensibile: Mauro Tassotti sarebbe stato un grande primo allenatore. (…) “Il mio futuro non conta. Ho scelto io di fare il secondo”» (Sport Week).
• Appassionato di golf.
• Due figli: Niccolò e Lucrezia.