3 giugno 2012
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Biografia di Nino Strano
• (Antonio) Catania 29 luglio 1950. Politico. Nel 2001 eletto alla Camera, nel 2006 al Senato (An). Nel 2008 primo dei non eletti in Sicilia (PdL), entrò comunque nella giunta regionale di Raffaele Lombardo l’anno dopo, come assessore al Turismo. Passato con Fli dopo lo strappo tra Fini e Berlusconi nel 2010, nel 2011 è tornato al Senato subentrando a Raffaele Stancanelli (chiamato dalla Consulta a optare tra la carica di sindaco di Catania e quella di senatore). «Esteta fottuto, amico di travestiti, troie e gay».
• Grande protagonista della gazzarra del 24 gennaio 2008 a Palazzo Madama (caduta del Prodi II, vedi Nuccio Cusumano e Tommaso Barbato). «Ho visto Christian De Sica, su un set che assomigliava al Senato, gridare “faccia di m...” a un mastelliano pallido. Ho pensato che il Tg3 fosse chiuso per lutto e lo avessero sostituito con un film dei Vanzina. Allora ho girato sul Tg4, dove Fede saltellava giulivo con le tasche già piene di bandierine di Forza Italia da infilzare nei plastici elettorali. Il senatore De Sica dominava la scena anche lì: si ergeva in mezzo all’aula come su un lungomare della Versilia, con gli occhiali da sole e il maglione rosso appeso al collo sopra la giacca e la cravatta: una “mise” che avrebbe fatto inorridire pure Oronzo Canà. Poi hanno inquadrato un signore che gli scampanellava addosso e non si trattava di Pippo Franco, ma di Marini. Quindi non era un film. Era il Senato della Repubblica. E il tipo da bar non era De Sica, ma Nino Strano di An. Uno che ha festeggiato la vittoria in aula riempiendosi la bocca di mortadella» (Massimo Gramellini). • Nel 2012 ha scritto all’ex presidente del Consiglio per chiedergli scusa del gesto del 2008. Candidato alle Europee nel 2009 aveva spedito mail chiedendo ai destinatari di rimuovere il filmato delle sue gesta del 2008: «Ti scrivo per chiederti una grande gentilezza. Vorrei che tu eliminassi il video che hai installato che mi riguarda, ovvero l’episodio del Senato. Sono certo di poter contare sulla tua collaborazione».
• «Ho acquistato un’intera pagina del quotidiano La Sicilia nel giorno in cui Gianfranco Fini, il mio leader, è giunto nella mia terra. Scuse a caratteri cubitali». • Assessore comunale a Catania con Umberto Scapagnini, ebbe una condanna (ridotta in appello) per lo scandalo dei contributi sulla cenere vulcanica elargiti nel 2005 prima delle amministrative e nel 2010 è stato di nuovo indagato insieme a Lombardo [Alfio Sciacca, Cds 11/5/2010]. • «È stato aiuto regista di Mauro Bolognini nel film Metello con Massino Ranieri e Ottavia Piccolo, oltre che assistente alla regia in diverse opere messe in scena nei teatri siciliani» (Marco Cremonesi) [Cds 22/9/2010].
• È un vecchio amico del regista Franco Zeffirelli e del politico americano Rudolph Giuliani. • Al Senato si portava sempre uno dei suoi ventagli, giudicando insufficiente l’aria condizionata in aula. • «Sono un futurista assai classicheggiante» (a La Repubblica). • «Io sono un grande cattolico perché sono un grande peccatore. Il peccatore ha necessità di essere cattolico per essere assolto». • Sulle voci che sia gay: «Non ho mai smentito perché non ho bisogno di smentire. Mica è un’offesa. E poi pratico l’altro sesso. Ho un figlio e sono divorziato. Io amo ancora mia moglie anche se ormai non esiste più la sfera sessuale. Ho una mia dimensione, lei la sua».