3 giugno 2012
Tags : Renato Solmi
Biografia di Renato Solmi
• Aosta 27 marzo 1927. Germanista. «Ha il merito della traduzione e della cura di due testi fondamentali del pensiero moderno come Minima moralia di Adorno e Angelus novus di Benjamin. Figlio del poeta Sergio Solmi (1899-1981), laureatosi a Milano in storia greca, conosce due esperienze che ne segnano la vita: fra il 1951 e il 1963 lavora nella redazione della casa editrice di Giulio Einaudi e alla metà degli Anni Cinquanta passa un periodo di studio in Germania, a Francoforte, seguendo gli insegnamenti di Theodor W. Adorno» (Alberto Papuzzi).
• Nel 2007 è uscita una sua Autobiografia documentaria (Quodlibet, a cura di Michele Ranchetti) di oltre 800 pagine costruita semplicemente attraverso una collazione di scritti saggistici: vi si parla dei filosofi prediletti, della scuola e del Sessantotto, della nuova sinistra americana e dei movimenti pacifisti. «C’è qui dissimulata la radice da cui muove tutta la saggistica di Solmi: lo sdegno per la sofferenza o crudele parzialità in cui è costretta a dimorare l’esistenza degli esseri umani per costrizione di natura e/o di classe (“la vita offesa”, suonava il celebre sottotitolo di Adorno), così come la necessità di non distogliere mai lo sguardo e cioè di aderire a quella stessa sofferenza pensandola radicalmente (…) Lo conferma lo stile di Solmi che per mezzo secolo ha mantenuto infatti una fisionomia costante e ben riconoscibile: ampio e magnanimo nella costruzione dei periodi (fitti di subordinate e di incisi disposti in simmetria), come di chi è abituato a ragionare e a soppesare ogni argomento, ma secco e tagliente sia negli incipit sia nelle clausole, come di chi avverte sempre l’impellenza d’essere esplicito e il dovere della chiarezza. Uno stile segnato dalla necessità di scrivere tutto “ciò che sappiamo e ci sforziamo invano di dimenticare”, come gli capita di ammettere in un passaggio cruciale» (Massimo Raffaelli) [Alias-Man 12/1/2008].