3 giugno 2012
Tags : Emilio Solfrizzi
Biografia di Emilio Solfrizzi
• Bari 5 aprile 1962. Attore. Noto soprattutto come l’Emilio Ricci della fiction Sei forte maestro e il Paolo Giorgi di Tutti pazzi per amore. È stato anche l’avvocato Guerrieri di Testimone inconsapevole e Ad occhi chiusi, film tv tratti dai legal thriller di Gianrico Carofiglio (regia di Alberto Sironi, trasmessi su Canale 5), il padre di Anna Frank in Mi ricordo Anna Frank (Negrin, 2009) e il commissario Luigi Calabresi nella miniserie di Rai 1 Gli anni spezzati (Graziano Diana, 2014). Al cinema visto in El Alamein (Monteleone, 2002), Agata e la tempesta (Soldini, 2004), La Terra (Rubini, 2006), 2061 – Un anno eccezionale (Vanzina, 2007), Maschi contro femmine (Brizzi, 2010), Femmine contro maschi (Brizzi, 2011), Se sei così ti dico sì (Cappuccio, 2011), Un matrimonio da favola (Vanzina, 2014), ecc. Dopo aver abbandonato il corso di Legge, si è laureato in Scienze dello spettacolo e ha cominciato nel cabaret con l’amico Antonio (Toti e Tata), coppia arrivata alla fine degli anni Ottanta fino a Striscia la notizia.
• Con Antonio Stornaiolo, ha sostenuto alla carica di presidente il governatore della Puglia, Nichi Vendola: «Sono stato felice per l’elezione di Nichi Vendola come presidente della Regione Puglia».
• Nel 1994 ha sposato Renata del Turco, responsabile dell’ufficio legale del parco scientifico Tecnopolis, conosciuta ai tempi degli studi. Due figli: Francesco e Luca. Si considera un padre tradizionale: «Amico in certi momenti, ma anche severo; e su certe regole non transigo».
• Ha due gatti grigi, Gibsy e Brenda.
• Non ama l’affetto eccessivo da parte dei suoi fan: «Essere riconosciuto per strada mi piace molto, mentre accetto meno chi diventa invasivo, cosa che succede spesso agli attori comici» (a Silvana Mazzocchi) [Rep 20/6/2010].
• «I suoi giochi preferiti erano nascondino e lo sguincio. Appassionato di Formula 1, di bricolage e di fantascienza (“la saga di Guerre Stellari l’ho già vista circa 50 volte”). Goloso di “riso patate cozze” e di “spigola al sale”. Negato ai fornelli ma si considera straordinario pulitore di pesce» (Anna Maria Salviati) [Mes 18/7/2000].
• «All’epoca, ai miei genitori non piaceva l’idea che io facessi l’attore. Loro si aspettavano che seguissi almeno una facoltà classica. Raccontavano ai parenti che frequentavo Giurisprudenza… ma io, già a sedici anni, avevo cominciato con gli spettacoli» [Mazzocchi, cit.].
• Ha un pianoforte a coda che gli comprò suo padre; lo suona ancora spesso e da ragazzo cantava e componeva canzoni.
• Fu scambiato per l’elettricista sul set di Selvaggi (Carlo Vanzina, 1995): «Bravo, sei arrivato! Adesso vamme a pijà il cavo azzurro, quello più lungo». L’attore andò: «Pensavo che nel cinema si facesse così: tutti danno una mano a tutti. Il cavo pesava almeno trenta chili. Sudavo moltissimo. Quando Vanzina mi chiamò per spiegarmi la scena che avremmo girato di lì a poco, disse: “Come mai sei così sudato?”. Ricordo la faccia del capo elettricista: “Ma che sei matto! Ma che sei un attore e nun me dici niente? Scusami, è che proprio nun sembravi ’n’attore”» (Fdf 11/4/2011).