3 giugno 2012
Tags : Silvio Soldini
Biografia di Silvio Soldini
• Milano 1958. Regista. Tra i suoi film: L’aria serena dell’Ovest(1990), Un’anima divisa in due (1993), Le acrobate (1997), Pane e tulipani (2000, David di Donatello film, regia e sceneggiatura, Nastro d’argento regia), Agata e la tempesta (2004), Giorni e nuvole (2007), Cosa voglio di più (2010). Da ultimo, il film Il comandante e la cicogna (2012): «Ecco la differenza tra la tribù dei soldiniani, che quando vogliono apparire lo fanno con artistica sobrietà, e la tribù degli italiani che rubano, danno falsa testimonianza, si arricchiscono, hanno nell’anticamera dello studio una segretaria leopardata e carica di ori» (Mariarosa Mancuso), la docu-fiction Per altri occhi (2013) che «racconta le storie di dieci persone non vedenti, tra cui anche quella del suo fisioterapista Enrico (grande appassionato di vela)» (Michela Trigari). Nel 2008 il documentario Quattro giorni con Vivian, protagonista la poetessa Vivian Lamarque. «Sbagliato sarebbe pensare che faccio commedie con la mano sinistra per fare i soldi, e poter fare poi quei film in cui ci si spara sui coglioni».
• «Prima di Pane e tulipani, in particolare in Un’anima divisa in due, tutti i suoi film inseguivano un’altra vita. Insoddisfatti di questa» (Paolo D’Agostini).
• «Erano personaggi che volevano scappare da situazioni in cui erano ingabbiati. Poco a poco da L’aria serena dell’Ovest dove nessuno riesce ad uscire dal cerchio a Le acrobate dove le due donne alla fine salgono in cima a una montagna, c’è uno sviluppo».
• «Quando ho incontrato Licia Maglietta come attrice qualcosa è cambiato. Già da qualche tempo desideravo avvicinarmi alla commedia, ma incontrata lei questa necessità è scattata in modo ben più forte, mi ha dato una spinta. Soprattutto a spingermi in fuori, a fare film non più così contratti. Pane e tulipani. Quando è uscito quanti mi dicevano: non sembra neanche un film italiano! E voleva essere un complimento».
• «Alla Mostra di Venezia hanno ammesso Un Paese diverso (2008) di Silvio Soldini, il documentario pagato dalle Coop» (Stefano Lorenzetto).
• «Io di spot non ne faccio, anche perché non ne sarei capace. A me interessa un cinema che cerca di indagare. In pratica, il mio è stato un viaggio in un mondo che non conoscevo, durante il quale ho scoperto tante cose» (a Claudia Morgoglione) [Rep 3/9/2008].
• «Mi affascina raccontare la normalità, mostrare da vicino una vita che non ha niente di straordinario, ma ch’è piena di piccoli e grandi problemi in cui ci si può rispecchiare. È quello che mi è accaduto con Giorni e nuvole (quello su storia di una coppia di quarantenni che entra in crisi quando lui perde il lavoro, ndr) dove anche gli spettatori che non avevano vissuto direttamente quella situazione, conoscevano sempre qualcuno, un parente un amico o un collega che, invece, ci si trovavano».
• «Io credo che in realtà l’insoddisfazione sia una cifra dell’uomo, a prescindere dalla particolare condizione economica nella quale ci si trovi a vivere. Molti di noi, come Anna (protagonista di Cosa voglio di più e interpretata da Alba Rohrwacher, ndr), semplicemente se ne accorgono quando interviene qualcosa dall’esterno a smuoverci dal nostro torpore».
• «Non lavoro pensando all’incasso. Se vuoi fare un film solo per incassare e poi non ci riesci, hai fatto una schifezza per nulla. Almeno io posso sempre sentirmi soddisfatto della mia opera. Certo, Pane e tulipani ha lasciato strabiliato anche me, era uscito in 12 copie e di settimana in settimana gli altri film calavano e il mio vedeva crescere il pubblico. Prima o poi spero che risucceda» (da un’intervista di Alessandra Pieracci).
• «Sicuramente sono affascinato dai personaggi femminili. Ho molte amiche e ho più facilità a parlare di me con una donna. Non sono il genere di uomo che si vede con gli amici per discutere di calcio»
• «La cosa peggiore è non sapere chi te lo fa fare, qualsiasi cosa fai. Devi rispondere solo a te stesso».
• Sposato, tre figli.