3 giugno 2012
Tags : Valeria Solarino
Biografia di Valeria Solarino
• El Morro de Barcelona (Venezuela) 4 novembre 1979. Attrice. Da ultimo vista tra l’altro in Una donna per amica (regia di Giovanni Veronesi), Smetto quando voglio (Sydney Sibilia, 2014). «I vertici Rai hanno detto che non sono abbastanza televisiva. L’ho preso come un complimento». Ma nel 2011 interpretò Anita Garibaldi nella fiction di Claudio Bonivento (Raiuno) e nel 2013 vista in Una grande famiglia 2 (di Riccardo Milani, Raiuno).
• «Dice che è tutta colpa dei lineamenti duri. “Mi propongono sempre personaggi forti”. La prima volta che Valeria Solarino bucò lo schermo fu in Che ne sarà di noi?, è la ragazza determinata che non ha peli sulla lingua e, sotto il sole della Grecia, tratta Muccino junior & friends come ragazzi-oggetto. Il suo compagno è Giovanni Veronesi che l’aveva diretta in Che ne sarà di noi?Nell’ambiente è amica di Jasmine Trinca e stravede perMargherita Buy. Ha il rimpianto di non essere stata presa da Salvatores in Quo Vadis, Baby?: “Voleva una figura più angelica e sono rimasta col desiderio”. I primi sei mesi li ha passati in Venezuela, dove i nonni paterni s’erano trasferiti durante la guerra in cerca di fortuna. È cresciuta a Torino, “città che amo molto, grande e a misura d’uomo, allo Stabile ho frequentato la scuola di recitazione. Questo mestiere volevo farlo da sempre”» (Valerio Cappelli).
• «Pupa del gangster in Vallanzasca (di Michele Placido, 2010), tossica in Fame chimica (Antonio Bacola e Paolo Vari, 2003), lesbica in Viola di mare (Donatella Maiorca, 2009). “Recitare è la mia terapia per combattere la timidezza. Questo mestiere mi ha dato la possibilità di dire e fare cose che non direi e non farei mai nella vita. Un pretesto, non per essere diversa da come sono, ma per essere veramente me stessa. Nella vita mi freno nell’esibizione delle emozioni, ma al cinema non ci sono filtri”» (Tiziana Mantovani) [Chi 10/11/2010].
• «Capelli castano scuro, occhi nocciola da perdercisi dentro, ovale del viso perfetto, carnagione mediterranea. Difficile resisterle. Eppure, non se la tira. Non c’è trucco, non c’è inganno. Lei è così: sincera, intelligente, tenace, impermeabile al gossip. Non vuole apparire come non è» (Maurizio Turrioni) [Fam 5/12/2013].
• «A Torino studiavo filosofia teoretica, mi piaceva. Un giorno, misi piede in una scuola di recitazione e mi sentii come a casa mia. Forse perché mia madre, in gioventù, era stata un’attrice, anche se io allora ancora non lo sapevo. Ho rinunciato, così, alla filosofia. Ma mi ha insegnato a riflettere».
• «Attrice bellissima. E brava. L’ideale, con quel colorito olivastro, per incarnare il tipo della figlia di immigrati del Sud a Torino» (Cesare Romiti dopo aver visto Signorina Effe, il film sull’autunno caldo del 1980 alla Fiat).
• «Solarino è molto bella (la recitazione è altra cosa)» (Aldo Grasso su Anita Garibaldi).
• «La sofferenza scorticata di Valeria Solarino» (Michele Anselmi, Elenco semiserio delle 25 cose più insopportabili del cinema italiano) [XIX 19/11/2011].
• Il compagno ha 17 anni più di lei. «Mai stato un problema (...) Del suo cinema adoro la leggerezza e la vena grottesca, nella vita mi piace il suo distacco». «Non voglio che diventi scontato che nel cast dei suoi film ci debba essere anch’io. Lui deve essere libero quando scrive una storia. Non deve pensare: “Ho un’attrice in casa, bisogna che crei un ruolo apposta”. “Non voglio lavorare con te” è un modo per dire: “Sentiti libero”. Se capita, va bene» (a Enrica Brocardo) ) [Vty 2/1/2013].
• Religione «Sono atea e anticlericale». «Ma, in fondo, anche dire: “Sono credente” è un’affermazione pesante come un macigno».
• «Cantare sarebbe il sogno della mia vita: essere una pop star, di quelle che cantano e ballano. Peccato che non sappia fare nessuna delle due cose» (ad Enrica Brocardo).
• Manie Per 12 anni ha giocato a basket a livello agonistico. Smise per dedicarsi a tempo pieno alla recitazione, ora gioca a tennis: «È una mania. Mi sveglio pensando al tennis e mi addormento guardando le partite in tv su Supertennis. Sono schiava del tennis. Gioco quattro o cinque ore alla settimana. Non penso ad altro. Non smetterei mai di giocare. È totalizzante, mi ha preso, mi ha trascinata. Mi piace perfino che la terra rossa rimasta sotto lo suole si sparga poi per casa per pesticciarla il giorno dopo. Sono malata, lo so. Ma il tennis è la mia follia, è qualcosa che va oltre: mi ha salvato la vita. Nel 2012, da aprile fino all’autunno non avevo lavoro, e buttarmi su una passione nuova così forte mi ha dato un senso» (a Emilio Marrese).
• Una passione per le borse, ma solo quelle grandi. «Le “borsine” mi danno molto fastidio. Amo i formati maxi perché ci metto di tutto, anche cose inutili. Penso di avere un rapporto morboso, come se quel sacco rappresentasse un mondo che mi porto dietro, preferisco sia piena di cose inservibili piuttosto che vuota » (a Irene Maria Scalise).
• «Se tocco un bicchiere con la mano destra, ripeto con la sinistra. Se salgo uno scalino con la punta del piede, rinnovo con quello controlaterale. Di recente, prima di andare in scena, ho sfiorato le labbra con la destra. Ho dovuto bilanciare, ma la sinistra era impegnata con un fazzoletto, non so come ho fatto certo è che sono entrata in scena con il fazzoletto tutto gualcito».
• Ha un cane, Vasco.