3 giugno 2012
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Biografia di Girolamo Sirchia
• Milano 14 settembre 1933. Medico. Ex primario del Policlinico di Milano, luminare di immunoematologia. Politico. Segretario regionale per la Lombardia del movimento Alleanza di Centro (segretario nazionale Francesco Pionati). Ministro della Salute nel Berlusconi II (2001-2005), varò la più severa normativa antifumo mai concepita in Italia. «Se avessi voluto arricchirmi, sarebbe bastato rinviare di sei mesi l’entrata in vigore della normativa antifumo e le multinazionali mi avrebbero coperto d’oro».
• Nell’aprile 2008 ha subìto una condanna a tre anni per aver incassato tangenti da multinazionali del farmaco in cambio di sostanziosi appalti pubblici: «Non i 6 mila dollari del novembre 1999 dalla Healthcare, o i tre assegni da 11 mila marchi l’uno dall’americana Immucor del 2000, tutti già prescrittisi nel corso del procedimento; ma i 260 milioni di lire dal 1999 al 2001 in consulenze con la Janssen Cilag (solo nella parte post-2000 fuori prescrizione), e i 10 mila dollari del dicembre 2000 dalla giapponese Kawasumi. Condanna anche, come tesoriere della fondazione Il Sangue, per l’appropriazione indebita in Svizzera di 100 mila franchi. Sirchia, con i legali Giovanni Dedola e Paolo Grasso, insisteva che le consulenze fossero non maschere di tangenti, ma reali, “documentate, tese allo sviluppo di nuove tecnologie, autorizzate dall’ospedale e sganciate da forniture”; e rimarcava come l’appropriazione fosse smentita dalla stessa Fondazione, che non solo non si era costituita contro Sirchia ma anzi ne aveva ratificato all’unanimità l’operato» (Luigi Ferrarella). Ha comunque beneficiato dell’indulto: «Non è la stessa cosa, ho il diritto e il dovere di difendere la mia onorabilità». Il 3 marzo 2010, in appello, è stato condannato a 5 mesi di carcere e 600 euro di multa solo per appropriazione indebita in relazione alla questione della fondazione Il Sangue. Assoluzione e caso chiuso per le altre vicende giudiziarie.
• «Non fosse stato indagato per una storia di tangenti, gli si sarebbe dovuto dedicare un monumento. Ma anche così, senza statua in piazza, sarà probabilmente uno dei pochi ministri degli ultimi trent’anni che verrà ricordato per aver fatto qualcosa di davvero memorabile, se non di prodigioso» (Isabella Bossi Fedrigotti a proposito del divieto di fumo nei locali pubblici).
• Nel 2003, sollecitato da alcuni episodi di cronaca, firmò la prima ordinanza che stabiliva un primo elenco di razze canine considerate aggressive (una “lista nera” molto criticata).
• Con Luc Montagnier e Ignazio Marino ha partecipato al comitato scientifico voluto da Giulio Rapetti (Mogol) che si proponeva di valutare l’efficacia delle cure alternative.
• Sposato, due figli.