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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Alfonso Signorini

• Milano 7 aprile 1964. Giornalista. Dal 2006 direttore di Chi. Dal 2008 al 2012 direttore di Tv Sorrisi e Canzoni. Dal 2006 al 2012 co-conduttore di Verissimo, poi Kalispéra! (2010-2011), La notte degli chef (2011), Studio 5 (2013), tutti su Canale 5. Ex opinionista del Grande Fratello. Nel 2011 ha interpretato se stesso al cinema in Vacanze di Natale a Cortina, il cinepanettone con Christian De Sica diretto da Neri Parenti. Conduttore su Radio Monte Carlo del programma Alfonso Signorini Show.
• Figlio di un medico, laurea in Lettere classiche all’Università Cattolica di Milano, insegnò per cinque anni all’istituto dei gesuiti Leone XIII. Poi la carriera di giornalista: collaboratore di Repubblica per la cronaca musicale, inviato speciale di Chi, collaboratore di Panorama per società e costume. Come autore televisivo ha lavorato per Giorno dopo giorno, Novecento, Chiambretti c’è (che lo ha definitivamente lanciato).
• «C’è chi impazzisce per le sue stilettate, chi detesta la sua cattiveria. Non ha mezze misure» (Maria Volpe).
• «Mi è sempre piaciuto farmi gli affari degli altri. Da ragazzino ascoltavo le telefonate dei fidanzati a mia sorella. E quando insegnavo – italiano, latino e greco – la prima cosa che facevo era dare il tema “La mia famiglia” per sapere i fatti loro. Detesto la diplomazia e non sono servile nei confronti dei potenti. Detesto il buonismo che ha fatto più vittime del cattivismo. Sono uno che non si prende sul serio e mi piacerebbe che anche gli altri lo facessero».
• «Non mi considero un giornalista di Serie B o C, perché mi occupo di argomenti e di personaggi leggeri. Vorrei essere tanto ricco da prendermi un casale in Toscana e scrivere libri, romanzi; studiare musica, di cui sono un grande appassionato, o la setta ascetica ebraica degli esseni, con gli scavi di Hirbet Qumran, che mi affascina da sempre e ho studiato all’università. Non lo posso fare perché non ho i soldi. Ho sempre considerato il gossip una forma liberatoria dalle mie ansie quotidiane: pensando alle vicende degli altri, non penso alle mie» (da un’intervista pubblicata su Capital nel 2002).
• «Ho fatto la copertina alla moglie di Mario Monti quando Monti è diventato presidente del Consiglio, ho fatto la copertina a Romano Prodi e alla moglie durante la campagna elettorale. Certo, il mio marchio è Berlusconi, Berlusconi, Berlusconi. Io mio onoro di essere amico suo, mi è stato vicino in un periodo nero, è stato il padre che non avevo più. Sono affezionato a Silvio Berlusconi, per lui mi butto nel fuoco. (…) È un affetto umano che mi lega. Quando mia madre è morta, non c’era nessuno in questa casa. Berlusconi è venuto a tenermi la mano per tutta la notte. Non posso non volergli bene. (…) Con Renzi ho un rapporto strettissimo. Berlusconi, oltre a saperlo, mi fa il mazzo. Ma chi se ne frega. Matteo mi sta simpatico: ci sentiamo spesso, ci scriviamo, ci telefoniamo e adesso nessuno mi dice niente» (a Piero Chiambretti) [Pan 24/4/2014].
• Nel novembre 2007 raccontò così su Panorama il suo coming out in famiglia: «Sarebbe stato un pranzo domenicale coi fiocchi: sorella, mamma, papà e pure la zia Ester, 80 anni, zitella nonché dama di San Vincenzo, riuniti davanti al piatto di portata con una bella gallina fumante (...) Ero arrivato a un passo dalle nozze: a 27 anni stavo per sposare la zia di un mio allievo. Due giorni prima che tutto accadesse mi ero presentato dai miei e avevo detto: “Non mi sposo più” (...) A quel punto toccava a me: “Mamma, convivo con una persona. È un uomo. Sì, sono gay. È una persona straordinaria. Lo amo e lui mi ama…”. Parlai tutto d’un fiato e mi fermai solo quando finì la saliva. Ricordo ancora il silenzio che seguì, e le persone intorno immobili davanti alla gallina fumante come nel fermo immagine di un film. Silenzio, silenzio. Poi mio padre se ne uscì, in dialetto: “Mi, l’avevi semper dì (Io l’avevo sempre detto)”. E attaccò con gallina e mostarda».
• Ha un compagno da 12 anni: «Ognuno ha il suo bel carattere. Viene da una formazione diversa dalla mia. Io sono l’artista, lui l’ingegnere. Abbiamo vissuto insieme 8 anni nella stessa casa, poi io ho avuto l’istinto di dire: facciamo ognuno a casa sua. L’ha presa malissimo. Mi ha detto: allora non siamo una famiglia...» (a Piero Chiambretti).
Religione Si dichiara «cattolico e apostolico».