3 giugno 2012
Tags : Elisabetta Sgarbi
Biografia di Elisabetta Sgarbi
• Ferrara 9 luglio 1965. Editor (La Nave di Teseo). Regista. Scrittrice. Animatrice della Milanesiana (settimana estiva di spettacoli, incontri, dibattiti). Sorella di Vittorio. «Come mio fratello, non distinguo i momenti di ozio da quelli di lavoro».
• Figlia di farmacisti, è laureata in Farmacia, specializzazione in Farmacologia: «La chimica non mi piaceva e tutto ciò che non mi piace io devo combatterlo. Uno scrittore di cui ho molto amato i libri, Gian Antonio Cibotti, mi segnalò a una casa editrice, la Studio tesi di Pordenone, per la quale cominciai a fare il lettore. Non per molto. Incontrai Mario Andreose che mi chiese se volevo entrare alla Bompiani come ufficio stampa. Ci misi pochi giorni per capire che quel lavoro non corrispondeva alle mie attitudini. Ruotare attorno a un libro dall’esterno per pura promozione non aveva a che fare con l’idea che mi ero fatta del mio lavoro in casa editrice. Allora tanto valeva che restassi in farmacia, che in fondo era un lavoro più nobile, servire la gente malata. Dopo un po’ abbandonai il ruolo di capo ufficio stampa per entrare in redazione» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).
• Molto discussa la scelta di pubblicare I diari di Mussolini messi in circolazione da Marcello Dell’Utri. Mimmo Franzinelli: «L’agenda del 1939 pubblicata da Bompiani è apocrifa: un’accozzaglia di anacronismi, di errori fattuali, di estesi plagi, di affermazioni contraddette da fonti d’epoca. Una bufala colossale» [Simonetta Fiori, Rep 6/4/2011]. Franzinelli, dopo una lunga indagine, ha raccolto i risultati in un meticoloso dossier di quasi trecento pagine: Autopsia di un falso (Bollati Boringhieri 2011). Sgarbi dal canto suo non ha mai voluto affermare che fossero autentici: «Se volessi dimostrare che i diari sono veri, assumerei una posizione sbagliata. Non mi arrogo il diritto di farlo, non è il mio compito, ma credo che sia mio dovere offrire un documento di estremo interesse ai lettori che saranno spinti ad approfondire l’argomento» [Malcom Pagani, Fat 27/7/2010].
• Molto attiva negli ultimi anni anche nella realizzazione di lavori cinematografici, film e docu-film, di soggetto artistico: tra gli altri, Apparizioni – Matthias Grünewald, saggio visuale sulla pala di Isenheim del pittore tedesco del XVI secolo, Il pianto della statua, sui compianti in terracotta del Quattro e Cinquecento dell’Emilia Romagna (presentato nel 2007 al Festival di Locarno) ecc.
• «Tra me e Vittorio c’è un forte sodalizio emotivo e intellettuale. Certo ognuno percorre la propria strada» (da un’intervista di Stella Pende).