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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Rosella Sensi

• Roma 18 dicembre 1971. Imprenditore. Figlia di Franco (1926-2008). Già amministratore delegato della Roma, il 28 agosto, 11 giorni dopo la morte del padre, ne prese il posto come presidente, il 20° della storia giallorossa, seconda donna presidente non solo nella storia del club ma in quella dell’intero calcio italiano di serie A: l’unico precedente risale a Flora Viola, vedova di Dino che guidò la Roma nei primi mesi del 1991, dalla scomparsa del marito alla nomina di Giuseppe Ciarrapico. Mantenne la carica fino al 2011. «Il calcio a volte dà delirio di onnipotenza».
• «Un fascio di nervi e di intelligenza al servizio della passione giallorossa. Tosta ma non solo: ci vuol poco a realizzare che siamo davanti alla donna più importante del calcio italiano, a un mix unico di competenza manageriale e di tradizione familiare, a un incrocio di finanza e di tifo che da qualche parte, vedrete, farà scuola. Ha sulle spalle, su quelle spalle da signorina beneducata alla scuola delle suore spagnole, il destino di una dinastia imprenditoriale e di una società calcistica che ha fatto storia» (Nino Cirillo).
• «Ricordo la mia prima volta allo stadio: avevo 6- 7 anni, credo fosse Roma–Perugia. Ho in mente la gente, la folla, e quell’Olimpico che emozionava: prima dei lavori per Italia 90 era uno stadio aperto, si vedeva la Farnesina, si spaziava sulla città. Per noi bambine era una meraviglia oltre che un premio per il buon comportamento» (da un’intervista di Enrica Speroni).
• Negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare una grave crisi. Al 31 dicembre 2007 i debiti della compagnia Italpetroli nei confronti delle banche (Intesa San Paolo, Banca Marche e soprattutto Unicredit, che ha ereditato dalla fusione con Capitalia il 49% di Italpetroli e l’opzione su un ulteriore 2% da esercitare nel caso di mancato risanamento) ammontavano a 365 milioni e 421 mila euro. «Nel 2004 erano più del doppio. Dunque, il piano di risanamento firmato allora con Capitalia ha alleggerito l’esposizione debitoria. Ma la situazione di Italpetroli resta pesante» (Alessandro Catapano). Ricevuto da Unicredit l’ordine di vendere per coprire il buco, l’attenzione si è incentrata su tre asset: i depositi petroliferi di Civitavecchia (valore 100-110 milioni, sono ormai l’unica fonte di ricavi del gruppo, coi quali vengono pagati gli interessi alle banche); i terreni edificabili (grazie ad una delibera di Veltroni) di Torrevecchia, valutati altri 100 milioni; la Roma, società quasi in salute, ma già ampiamente “sfruttata” con le operazioni sul marchio e la cessione in leasing di Trigoria: nell’estate 2008 ne sembrò imminente la cessione al finanziere George Soros per 210 milioni (altri 40 per l’Opa), saltata quando gliene chiesero 90 in più (in modo da coprire tutti i debiti) parlando, si disse, di un fantomatico acquirente arabo. A luglio 2008 la famiglia Sensi firmò con Unicredit un’intesa per la riduzione dell’esposizione debitoria attraverso la dismissione di alcuni beni ed attività, la cui individuazione sarebbe avvenuta ad «esclusiva discrezione del management delle società del gruppo Italpetroli», fino al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2010, di un livello di indebitamento sostenibile sulla base di piani industriali relativi ai beni produttivi di reddito. Nel luglio 2010 Unicredit e la famiglia Sensi trovarono un accordo per risolvere il debito di Italpetroli nei confronti di piazza Cordusio: il debito di 325 milioni fu azzerato in cambio degli assett della compagnia dei Sensi, compreso il mandato a vendere l’As Roma; come buonuscita i Sensi ottennero 30 milioni in immobili e il 5% sull’eccedenza della futura vendita del club oltre i 100 milioni di euro.
Politica Nel 2008 si parlò insistentemente di una sua possibile candidatura col Pd. Nel 2010 è stata nominata dal sindaco Gianni Alemanno assessore del comune di Roma, con delega alla promozione della città e allo sport.
• Il 23 aprile 2007 ha sposato alla Cappella di Santo Stefano degli Abissini, vicino al Vaticano, il commercialista Marco Staffoli.