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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Renato Sellani

• Senigallia (Ancona) 8 gennaio 1926. Pianista. Ha lavorato con Mina, Bongusto, Arigliano ecc., «ha attraversato tutta la storia del jazz italiano» (Vittorio Franchini), «se fosse nato in Francia, sarebbe venerato come un monumento del jazz nazionale» (Giacomo Pellicciotti).
• «Il suo elegante pianismo è stato a proprio agio in ogni occasione, suonando nel corso degli anni sia con Franco Cerri, che lo portò a Milano, sia con il quintetto di Basso e Valdambrini, Mina, Helen Merrill, Ginger Rogers, Buddy Collette, Chet Baker, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Gorni Kramer, Stephane Grappelli e tanti altri grandi del jazz, della musica leggera e della commedia musicale. Renato Sellani ama improvvisare sui canoni del jazz moderno più classico, prediligendo le piccole formazioni (trio o duo) che meglio si adattano alle atmosfere raffinate e liriche».
• «Ho avuto una grande lezione da Lee Konitz che la prima volta che venne in Italia scelse me come pianista e mi disse: “È preferibile che ti dicano che tu suoni male piuttosto che suoni come un altro”, perché ciò vorrebbe dire che non si ha personalità. Così io ho cercato di suonare male...».
• Autore di musiche di scena, negli anni Settanta per Il signor Puntila e il suo servo Matti di Brecht dello Stabile di Torino («su tre ore e mezzo di spettacolo suonavo tre ore in palcoscenico però... mi pagavano! Erano i primi soldi della mia vita»), per Aspettando Godot del Piccolo Teatro di Milano, per i Sei personaggi della compagnia di Tino Buazzelli ecc.
• «Pasticciavo, imparavo, da solo, giorno per giorno. Ma non pensavo di fare il musicista. Volevo fare il cronista sportivo». In effetti, ha avuto una grande passione per tutti gli sport, «tranne qualcuno più noioso come il golf o l’hockey su prato». Amico di Nereo Rocco, Sandro Ciotti, Guido Barendson: «Ero a Roma e gli suggerii di fare una trasmissione sportiva, che poi divenne La domenica sportiva».