3 giugno 2012
Tags : Yvonne Sciò
Biografia di Yvonne Sciò
• (Brulatour) New York (Stati Uniti) 28 settembre 1969. Attrice. «Mamma americana, papà italiano, nonno francese e nonno irlandese. E forse da questo miscuglio di razze è anche derivato il mio carattere un po’ zingaro».
• «Dimentichiamo quello spot della Sip, con lei che chiedeva: “Mi ami, ma quanto mi ami?”, diventato subito un tormentone, nel linguaggio collettivo. Dimentichiamo le sue apparizioni a Non è la Rai. Dimentichiamo quel periodo adolescenziale che la vedeva protagonista in tv, non perché adesso voglia cancellarlo, ma perché dice che la vera Yvonne Sciò è nata dopo, quando si è messa a costruire la sua carriera d’attrice, frequentando i corsi di Peter Brook e di Stanislavskij» (Lucia Castagna).
• «Sono stata fortunata, perché il primo ruolo al cinema l’ho avuto accanto a Verdone e Castellitto in Stasera a casa d’Alice: li guardavo recitare e assorbivo tutto, come una spugna».
• Nota anche per essere una delle tante malmenate da Naomi Campbell (nel luglio 2005 all’hotel Eden di Roma, risarcita con 300 mila euro).
• Fanatica di yoga e tacchi alti («piuttosto soffro ma per carità, il tacco alto ti dà sicurezza, femminilità»), però sempre con le infradito pronte nella borsetta («è terribile lo so, ma molto comodo»).
• «Avrei potuto partecipare a L’Isola dei famosi, ma io già peso 49 chili».
• Nel 2013 ha realizzato un’app per iPad per bambini, The Velveteen Rabbit.
• Nel 2005 ha sposato il produttore cinematografico Stefano Dammico, da cui ha avuto la figlia, Isabella Beatrice, nata il 26 luglio 2008. Poco dopo la nascita della bambina i due si sono lasciati. «Da allora l’avrà vista due volte, di cui una per strada. Io non potrei stare neanche un giorno senza vedere mia figlia, mi verrebbero i crampi. Figuriamoci tre anni! Ma si vede che lui è abituato così. D’altronde, ha diversi figli in giro per il mondo. Non mi chieda quanti, perché ho perso il conto…» (a Carola Uber nel 2011) [Chi 3/8/2011].
• Il padre, Roberto Sciò, è proprietario degli alberghi di lusso Il Pellicano di Porto Ercole e La Posta Vecchia di Palo Laziale.