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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Federica Sciarelli

• Roma 9 ottobre 1958. Giornalista tv. Del Tg3. Dal 2004 conduce su Raitre Chi l’ha visto? «Venivo dai telegiornali, per i tg l’ascolto non è un problema, non chiudono se vanno meno bene. Non sapevo cosa fosse lo share in prima serata. Il primo giorno, il panico: “Ditele di andare più lenta, parla troppo veloce”. Facemmo il 15%, nessuno disse più niente. Non facciamo cronaca, proviamo a raccontare il Paese» (da un’intervista a Silvia Fumarola) [Rep 31/10/2014].
• Figlia di un avvocato dello Stato, entrò in Rai dopo aver vinto il concorso per una borsa di studio (seconda su 10 mila partecipanti): «Come prima destinazione mi mandarono al Tg1, ricordo che c’era Mentana giovane praticante. Ma alla fine dell’anno di borsa di studio né io, né gli altri 29 vincitori fummo assunti. Anzi, due furono assunti. Meglio non indagare. Andai a lavorare al Senato. Ma pressata dal sindacato, otto anni dopo, la Rai assunse i famosi borsisti. Io andai al Tg3, con qualche titubanza perché persi metà dello stipendio. Al Senato guadagnavo 2 milioni al mese».
• «Una volta Montanelli chiese a Cossiga chi fosse la sua amante. Cossiga si avvicinò all’orecchio di Montanelli e gli disse qualcosa. Divenne il tormentone dell’estate. Panorama lo fece diventare un gioco e mise la mia fotografia sotto la domanda: “Chi è l’amante di Cossiga?”. Ci rimasi malissimo» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).
• Al liceo scientifico fu compagna di classe di Giorgiana Masi, uccisa da una pallottola che la colpì alla schiena il 12 maggio 1977 durante una manifestazione non autorizzata voluta dai radicali in ricordo della vittoria del referendum sul divorzio del 1974 (il colpevole non è mai stato individuato). «Dicono che mi si legge in faccia che sono di sinistra».
• «La prima tentazione, nel seguire le vicende governate da Federica Sciarelli è di saldare la trasmissione al passato, irrimediabilmente al passato, al mondo di una cultura nazional-popolare cui appartengono anche Bersani, la Camusso, molti giovani dell’apparato pd e tutto quel ceto politico-intellettuale di sinistra cresciuto all’opposizione dell’eterna Dc e quindi convinto della sua superiorità culturale, a prescindere» (Aldo Grasso) [Cds 4/4/2014].
• «Chi dice che facciamo i processi in tv non vede il programma. Ma è vero, qualche volta li facciamo» (a Fumarola, cit.).
• Il 6 ottobre 2010 annunciò in diretta a Chi l’ha visto? il ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi, mentre la madre della ragazza, Concetta Spagnolo, era collegata in diretta dalla casa dello zio Michele Misseri da Avetrana. Seguirono polemiche. Spiegò poi la Sciarelli: «Le notizie si susseguivano in modo concitato: in un primo momento abbiamo cercato di non dire nulla, anche perché ci auguravamo che si trattasse della solita battuta di ricerca da parte degli investigatori. Poi a un certo punto la situazione è andata fuori controllo perché alla madre arrivavano le telefonate di altri giornalisti. Allora la mia unica preoccupazione è stata accompagnare in qualche modo la madre di Sarah a casa. Eravamo infatti in collegamento con l’abitazione dello zio: se fossimo stati a casa di Sarah ce ne saremmo andati via noi. Ho cercato anche di allentare la tensione mandando in onda un lungo pezzo di ricostruzione della vicenda, è stato veramente difficile. Se ho sbagliato mi dispiace. Siamo il programma degli scomparsi: dal primo momento abbiamo sostenuto che quello di Sarah non era stato un allontanamento volontario, avremmo preferito che fosse stata trovata viva».
• Nel 2006 ha pubblicato Tre bravi ragazzi, ricostruzione dagli atti del processo relativo al massacro del Circeo. L’anno successivo, Con il sangue agli occhi. Un boss della banda della Magliana si racconta, incentrato sulla figura di Antonio Mancini. Nel 2010 Un mostro innocente, racconto della vita straziante di Gino Girolimoni, presunto assassino degli anni Venti. Tutti libri editi da Rizzoli.
• Un figlio, Giovanni.
• Ha praticato atletica per dieci anni, mezzofondista. Nel 2007 il settimanale Chi ha pubblicato alcune foto che la ritraevano mentre faceva footing col pm John Henry Woodcock. «Non parlo della mia vita privata. Però non ho niente da nascondere e quindi questa “attenzione” mi può solo infastidire, non preoccupare. E non è una novità. Mi sono ritrovata sotto casa più di una volta i fotografi. Che hanno ripreso sempre la stessa scena: io, Woodcock, il mio cane che andiamo a correre al parco. Non sono mai riusciti a fotografare nulla di più. Semplicemente perché non c’è nulla di più. Siamo finiti sulle copertine. E vabbe’. Ma la foto è sempre quella. Io, il cane, lui» (a Paolo Conti nel 2011) [Cds 30/10/2011].
• «Ormai siamo un popolo di allenatori e di detective».
• Il 26 aprile del 2015, ospite da Fazio a Che tempo che fa ha fatto saper che vorrebbe abbandonare la conduzione di Chi l’ha visto?: «È un programma che faccio da tanti anni ho chiesto al direttore di sostituirmi. Vorrei lasciarlo ma non me lo consentiranno mai. È un programma molto duro per noi che siamo lì dentro: noi abbiamo a che fare con il dolore della gente, è dura per 11 anni».