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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Rosanna Schiaffino

• Genova 25 novembre 1938 – Milano 17 ottobre 2009. Attrice. Debuttò al cinema in Totò. Lascia o raddoppia? (regia di Camillo Mastrocinque, 1958) poi, non ancora ventenne, si misurò con un ruolo drammatico ne La sfida (Francesco Rosi 1958), imponendosi come una delle più promettenti attrici italiane. Nei primi anni Sessanta eroina di tante pellicole in costume o mitologiche. Tra gli altri film: La notte brava (Mauro Bolognini 1959), La mandragola (Alberto Lattuada 1965, ancora con Totò) e Illibatezza, un episodio di Rogopag (Roberto Rossellini 1963).

• «Simbolo della bruna sensualità italiana anni Sessanta» (Natalia Aspesi).
• «Quando Francesco Rosi girò La Sfida, scelse come protagonista Rosanna Schiaffino, una mora tutta curve di vent’anni. La troupe la ammirava a ogni sequenza, ma Rosi non mostrava alcun turbamento. Solo alla fine della lavorazione, in una scena in cui la Schiaffino veniva inquadrata da dietro mentre si inerpicava su una scala a pioli, si era sentito il regista partenopeo commentare: “Però, tiene ’nu bello culo ’sta guagliona...”» (dal libro Segreti e bugie di Federico Fellini. Il racconto dal vivo del più grande artista del ’900 misteri, illusioni e verità inconfessabili di Gianfranco Angelucci, Luigi Pellegrini Editore, 2013).
• «Le piacevano i colori decisi, il turchese, il verde smeraldo, l’arancio. Ma se si vestiva di rosso voleva dire che era infuriata contro chissà chi o che cosa. Senza trucco si sentiva nuda (…) “Diventò donna d’un colpo - raccontava la sorella Maria Pia - nel giro di pochi mesi i pantaloni le stavano addosso come bermuda e con le camicette ci poteva vestire le bambole con cui non giocava più”. Enrico Lucherini spinse lei e le altre attrici de La notte brava - Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi ed Elsa Martinelli - nel mare di Fregene. E quando uscirono dall’acqua, con i vestiti incollati addosso, le curve in risalto, allora chiese al fotografo di scattare» [Mes 18/10/2009].
• «Suo padre veniva da Camogli e la madre Gelsomina si faceva chiamare Jasmine, essendo di origine indiana, con la pelle colore dell’oliva. Dicevano le voci dei carrugi che un nonno, di nome Simone, fosse stato generale garibaldino. Non credo che per eredità il sangue di Rosanna fosse caldo, troppo caldo. Riusciva a sciogliere quelli che al tempo si chiamavano fusti, oggi si direbbe e scriverebbe tronisti, di ogni dove. A quattordici anni, nel 1953, aveva vinto il titolo di miss lido d’Albaro, poi quello di Bella della riviera dei Fiori, la corona le avrebbe permesso di partecipare al concorso più illustre, miss Italia, ma non aveva l’età da regolamento. Franco Cristaldi prese nota di quella ragazza dai capelli di pece e il corpo da anguilla, la convocò e Rosanna “calò” a Roma» (Tony Damascelli) [Grn 19/10/2009].
• Un matrimonio e una figlia col produttore Alfredo Bini, abbandonò la scena negli anni Settanta dopo il matrimonio con Giorgio Falck (1938-2004), dal quale ebbe il figlio Guido e da cui divorziò nel 2001 dopo otto cause penali, «sei anni di battaglie legali, passaporti ritirati (a lui), denunce incrociate, risse verbali e no» (Lina Sotis). «Il re dell’acciaio lasciò parecchio alla moglie per scrivere la parola fine al suo matrimonio. Oltre quattro miliardi di lire, l’attico di Milano, la casa di Cortina, la collezione di quadri, i mobili...» (Alessandra Arachi). «Falck l’aveva tradita, lei gli scatenò contro il figlio Guido. Fu il primo divorzio all’americana» (Terry Marocco). Si erano sposati nell’82: «Dopo la cerimonia a Milano, a sontuoso coronamento del “sì”, un ricevimento stellare che portò il meglio del jet set a Portofino. Centocinquanta amici ammirarono Rosanna che in abito rosso fiamma distribuiva confetti e tagliava una grande torta blu, un colore inusuale per una torta da matrimonio, ma deciso come omaggio alla passione marinara di Giorgio. Sul dolce nuziale, quattro figure di bambini di zucchero, che riproducevano i figli che entrambi portavano in dote: Giovanni (morto nel 95 in una immersione subacquea), Giua e Jacaranda lui, Annabella lei» (Roberto Leone).
• Morta a causa di un tumore al seno contro il quale lottava dal 1991.