Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Giulio Scarpati

• Roma 20 febbraio 1956. Attore. Noto soprattutto come «il papà ideale di Un medico in famiglia, che ci metteva un centinaio di puntate prima di dichiararsi alla pazientissima cognata» (Silvia Fumarola). Tornato a recitare nella serie nel 2009 fino all’ottava serie nel 2013, sempre nei panni di Lele Martini: «Faccio come George Clooney che si rimette il camice in Er». È il preside nella seconda stagione della serie Fuoriclasse, in onda su Raiuno nel 2014.

• Attore teatrale serissimo con Trionfo, Coltorti, Scaparro, Massimo Castri, lanciato nel cinema con Chiedi la luna di Giuseppe Piccioni ma interprete anche di Mario Maria e Mario di Scola, Gangster di Guglielmi, del Pasolini diMarco Tullio Giordana. Nel 1994 vinse il David di Donatello come miglior protagonista per Il giudice ragazzino (regia di Alessandro di Robilant) e nel 2013 il Premio Persefone per la sua interpretazione in Oscura immensità (regia di Alessandro Gassman).

• Ha preso il posto di Dorelli in Aggiungi un posto a tavola, spettacolo storico che ha fatto il giro del mondo, accanto a Chiara Noschese, Enzo Garinei, Max Giusti e Margot Sikabonyi, la bionda sua figlia in Un medico.

• «Da bambino, con mia madre, quando andavo nei negozi cantavo. Mio padre era un avvocato, vivevo in centro, vengo da una famiglia borghese. Cantavo perché la mia tata calabrese mi aveva insegnato molte canzoni. Il mio forte era Volare. La cantavo a squarciagola. Crescendo ero diventato più timido, mi ero messo a studiare il pianoforte, non cantavo più. All’università, poi, avevo cominciato a frequentare una cooperativa teatrale dove si facevano o i grandi classici o i testi d’impegno politico. Niente Accademia. Volevamo evitare il “birignao”. Gli anni erano quelli» (da un’intervista de La Stampa).

• In Don Zeno «sembra un ossesso, grida continuamente, prende a male parole contesse e vescovi, guida proteste contro la questura di Modena (ambientata in municipio, e vabbé), fuma Toscani da vero e anticonformista prete di campagna. Un po’ esagerato» (Edmondo Berselli).

• Nel 2014 è uscito il suo primo libro, Ti ricordi la casa rossa? (Mondadori), dedicato alla madre, vittima del morbo di Alzheimer.
• Sposato con la regista Nora Venturini, che nel 2007 l’ha diretto in teatro in Una storia d’amore di François Nocher. Due figli, Edoardo (1988) e Lucia (1994).
• Due figli: Edoardo (27 maggio 1988) e Lucia (27 novembre 1994)

• Grande tifoso della Roma, collabora su Repubblica alla rubrica sportiva “Tribuna d’onore”.