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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Souad Sbai

• Settat (Marocco) 5 febbraio 1961. Giornalista. Direttrice del mensile Al Maghrebiya, opinionista di vari quotidiani tra cui Libero e Avvenire. Politico. Nel 2008 eletta alla Camera col Pdl, per un breve periodo passò con Fli, poi tornò nel Pdl. Non ricandidata nel 2013: «preferisco proseguire il mio percorso laddove esso non sia soggetto a meri calcoli politici o di altro genere». Nel luglio 2014 aderì alla Lega nord. Presidente dell’associazione Donne marocchine, membro della Consulta sull’Islam italiano, ex presidente della Confederazione delle comunità marocchine in Italia. Ha vissuto per 20 anni in Marocco, poi ha sposato un italiano, dal 1979 ha la cittadinanza italiana.

• Sull’uso del burqa in Italia: «Basta con la solita scusa che quella è la loro tradizione e quindi bisogna rispettarla. Siamo in un Paese dove non si può andare nei luoghi pubblici con il burqa. E quindi non ci si deve andare (...) Altrimenti le strade sono due: o accettare le sanzioni che prevede la legge o cambiare Paese. Io, nel caso di chi vuole a tutti i costi il burqa, suggerirei l’Afghanistan» (a Giusi Fasano).
• «Coloro che sbarcano a Lampedusa vanno identificati e poi messi su charter e riportati subito
indietro, rendendo la cosa pubblica tramite i media, facendo capire a chi volesse intraprendere lo stesso percorso che si torna subito indietro (…) lo ius soli per l’italia è una pazzia».
• A causa delle sue posizioni, ha spesso ricevuto minacce da parte di estremisti islamici. Nel 2010 raccontò a Libero di essere stata avvelenata mangiando cous cous in un ristorante romano.
• «Una che alla rabbia e al ricatto non ha ceduto mai» (Maria Giovanna Maglie).
• Diverse pubblicazioni, tra cui: nel 2010, L’inganno. Vittime del multiculturalismo (Cantagalli), da ultimo Da Tunisi a Istanbul. Viaggio nella primavera mai raccontata (Curcio, 2013).

• Tifa per la Roma: «Sono romanista dai tempi di Falcao, niente mi emoziona più del derby» (da un’intervista di Laura Bogliolo).