3 giugno 2012
Tags : Alessandra Sardoni
Biografia di Alessandra Sardoni
• Roma 5 maggio 1964. Giornalista a La7. Nel 2007 e 2008 ha condotto l’edizione estiva di Otto e mezzo (prima con Pietrangelo Buttafuoco, poi con Lanfranco Pace), poi Omnibus e In Onda. Scrive per Il Foglio.
• «È un mito e non si tocca. Brava, preparata, incurante dei ritmi disumani cui la sottopone Enrico Mentana durante i suoi Speciali, è un esempio di giornalismo televisivo» (Aldo Grasso).
• Notista politica, cominciò collaborando con Mediaset in diversi programmi. Quindi l’approdo a Videomusic, poi Tmc, infine La7: «Ha dato il via a un nuovo e divertente fenomeno televisivo: fanculo tacchi, gambe, seni sodi e interminabili cerette, con Alessandra si punta tutto sui contenuti» (Pierluigi Diaco). Si occupa di giornalismo politico «con la stessa spietata cura con cui Balzac metteva in scena la Commedia Umana» (Pietrangelo Buttafuoco). «Mentre sta dietro (…) al responsabilizzante sottotesto “Mi fido solo di te” che Mentana (come ogni marito medio di quelli cui ti tocca gestire la vita) esprime in ogni collegamento, la Sardoni trova anche il tempo per la messa in piega» (La Repubblica).
• «Ha cominciato nel 1991 a Video Music. Laureata in filosofia del linguaggio con Tullio De Mauro, ha iniziato a interessarsi alla politica all’epoca del primo governo Berlusconi (è stata sempre, limpidamente, prima diessina e poi vicina al Partito democratico) è passata per il Tg di Tele Monte Carlo, per approdare al Tg di La7. Il pubblico televisivo ha iniziato a riconoscerla nel 2007, quando ha affiancato Pietrangelo Buttafuoco nell’edizione estiva di Otto e mezzo. Nell’occasione un sito di gossip la prese in giro per la sua presunta non avvenenza» [Lettera43].
• «Alessandra Sardoni, secondo i rumors del sito di Roberto D’Agostino, è diventata una icona per i gay meneghini under 30. A parlare è Andrea Metis portavoce dei giovani dei movimenti Lgtb universitari di Milano: “La Sardoni per noi è il simbolo della donna che tutti i gay vorrebbero emulare. Intelligente, interessante e ha fatto del suo acume il suo punto di forza”» (su Libero).
• «Soffre un po’ della sindrome del giornalista televisivo rispetto alla più nobile carta stampata, e tende a compensare con l’impegno. Soffre anche la sua mancanza di formazione politologica (e infatti passa molto tempo a leggere saggi). Uniche e innocenti evasioni, la danza classica di cui è superappassionata al punto di tenere in piedi un piccolo circolo di amiche che non perdono una prima. E infine le cene, in casa, a cura di una tata, che si dice cucini magnificamente».
• Presidentessa dell’Associazione stampa parlamentare.
• Ha scritto il saggio Il fantasma del leader (Marsilio 2009) e collaborato, per la voce Leadership, a IL Renzi, curato da Mario Lavia (Editori Internazionali Riuniti 2014).