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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Francesco Sarcina

• Milano 30 ottobre 1976. Cantante. Chitarrista. Autore. Del gruppo Le Vibrazioni. Primi passi nel ’99 nei locali milanesi, il successo arrivò nel 2003 con il singolo Dedicato a te (disco di platino), nel 2005 al Festival di Sanremo con Ovunque andrò, poi gli album Le Vibrazioni II (2005), Officine meccaniche (2006, dal nome dello studio d’incisione di Mauro Pagani dove hanno registrato l’album), il live En Vivo (2008), Le strade del tempo (2010) e il best of Come far nascere un fiore (2011). Nel 2013 iniziò la sua carriera da solista, nel 2014 il primo album, Io: «Il titolo è nato scherzando... Con la band mi scappava spesso “io” al posto di “noi”. Ora posso dire “io”: ho scritto e suonato tutto da solo. Poi sono un avido lettore e in quell’io ci sono riferimenti alla psicanalisi. E in stampatello sembra un 10, come il numero dei brani del disco» (ad Andrea Laffranchi) [Cds 8/2/2014].
• Altri successi con il gruppo: Raggio di sole, Portami via, Drammaturgia (al cui video partecipano Paolo Bonolis, Riccardo Scamarcio, Sabrina Impacciatore), Insolita (colonna sonora di Colpo d’occhio di Sergio Rubini), Respiro; da solo: Tutta la notte, Odio le stelle, Nel tuo sorriso (brano portato a Sanremo 2014), Giada e le mille esperienze. Nel 2008 special guest al Festival, duettò con i Velvet, nel 2011 con Giusy Ferreri. Nel 2010 ha scritto la colonna sonora del film La scuola è finita (di Valerio Jalongo, musiche candidate ai Nastri d’argento) e la canzone Libanese il re per la serie tv Romanzo criminale.
• «Chioma fino alle spalle e barba da Gesù Cristo» (la Repubblica), «accordava gli strumenti di altri gruppi, Bluvertigo, Verdena, oggi se parla o canta nel microfono il pubblico pende dalle sue labbra» (Carlo Moretti).
• «Un animale raro, in gabbia, da scrutare come allo zoo. Spesso io mi sento così. “Hai visto chi c’è?” e poi ti ritrovi circondato dai fan. Ma lo capisco, perché lo facevo anch’io: ero un fan di Pelù, di Carmen Consoli, e quando mi capitò di incontrarli per la strada per poco non svenivo».
• «Mio padre era un chitarrista, un sognatore. La chitarra ha distolto la sua attenzione su di me. E comunque se oggi sono un cantante lo devo a lui. Poi un ictus il 24 dicembre del 2002 l’ha immobilizzato e nel 2003 Dedicato a te era in cima alle classifiche. Insomma non ho potuto godere con lui appieno di quei successi. Sono figlio unico di genitori separati, avvertivo su di me tanta responsabilità» (ad Andrea Conti) [Tgcom24 8/2/2014].
• «Il mondo da cui veniamo, e a cui ci sentiamo ancora legati, è quello dell’underground ma siamo convinti che per fottere un sistema bisogna viverci dentro, cercare di cambiarlo dall’interno. E poi è vero, io sono un po’ troia: mi trovo bene nella trattoria modesta e nel ristorante di lusso, e scendo pure a compromessi. A patto che sia io a gestirli».
• «Le città, le metropoli, danno molteplici opportunità ma sono una gabbia dorata. La città ti toglie mille altre cose, ad esempio gli odori, i sapori. Mi sono trasferito a 20 minuti dal centro (di Milano, ndr) per ritrovarmi la mattina con gli alberi davanti, il suono del cinguettio degli uccelli e non del traffico. È una mia presa di coscienza. Ho perso l’inquietudine che mi contrassegnava in passato. Ho dato e preso tutto quello che potevo prendere. La mia è stata una fuga (…) Anche dagli amici che mi rompevano le palle di notte per andare in giro a far follie! (…) Mi sono perdonato anche perché nel “vivere intensamente” si fanno degli errori, si innescano sensi di colpa subite o create. Mi sono perdonato e tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto senza cattiveria. Ma anche fare qualche sbaglio è umano!» (ad Andrea Conti).
Vizi Non rinuncia «al sesso e alle sigarette. Sono uno cresciuto tra varie periferie milanesi, Corvetto, Barona, Gratosoglio, Mecenate, quindi da ragazzo ero a contatto con diverse sostanze. Oggi ho smesso anche di bere» (a Silvia Bombino) [Vty 12/2/2014].
• Nel 2007 è diventato padre di Tobia Sebastiano.
• Gli altri membri del gruppo sono il chitarrista e tastierista Stefano Verderi (Milano 22 agosto 1974), il batterista Alessandro Deidda (Milano 11 gennaio 1976), il bassista Marco Castellani (Legnano, Milano, 25 dicembre 1978), che ha fatto una pausa dal 2008 al 2012 per dedicarsi alla nuova band Octopus.