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 2012  giugno 03 Domenica calendario

Biografia di Federica Saraceni

• Roma 22 dicembre 1969. Presunta terrorista. Nell’aprile 2008 condannata in Appello a 21 anni e 6 mesi di carcere per concorso nell’omicidio di Massimo D’Antona, avvenuto il 20 maggio 1999 in via Salaria a Roma.
• Arrestata nel 2003, in primo grado fu condannata a 4 anni e 8 mesi per banda armata e associazione sovversiva ma assolta dall’accusa più pesante di aver avuto un ruolo nel delitto del giuslavorista. Poi il ribaltamento nel secondo grado di giudizio (condanna confermata in Cassazione nel 2009): «Sotto processo erano quegli imputati che, assolti dalla Corte d’assise per alcune accuse, sono stati nuovamente giudicati dopo la dichiarazione di incostituzionalità della legge Pecorella che aveva reso inammissibili i ricorsi del pm sulle stesse assoluzioni» (Flavio Haver).
• Figlia dell’avvocato Luigi Saraceni (ex magistrato, ex parlamentare del Pds e dei Verdi) che insieme agli avvocati Francesco Misiani (ex magistrato e grande amico di famiglia) e Umberto Coppi (già legale di Giulio Andreotti e Cesare Romiti) l’ha difesa dalle accuse degli ex colleghi e amici, i pm Franco Ionta e Pietro Saviotti: «Un dramma nel dramma» (Emilio Radice).
• Provenienza borghese, maestra d’asilo, «magrolina, con i capelli ricci, carina» (Lavinia di Gianvito), da giovane bazzicava il centro sociale Blitz dove conobbe Mario Galesi (il brigatista ucciso nel 2003 sul treno Roma-Arezzo dopo aver ferito a morte il poliziotto Emanuele Petri: con Galesi stava Desdemone Lioce, arrestata nell’occasione) con cui pare avesse avuto una storia d’amore. Al momento dell’arresto abitava in una palazzina occupata del Collatino, quartiere della periferia di Roma, con la figlia Marta (2001) avuta da Daniele Bernardini, operaio edile, anche lui indagato nello stesso processo per banda armata e poi assolto. Con la sentenza di condanna del 2008 le è stata tolta la potestà genitoriale sulla figlia.