3 giugno 2012
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Biografia di Giulio Sapelli
• Torino 11 marzo 1947. Economista. Manager. Storico. Professore di Analisi culturale dei processi organizzativi e di Storia economica alla Statale di Milano. Laureato in Economia e in Filosofia, entrò all’Olivetti sotto la guida di Franco Momigliano, poi anni di ricerca e insegnamento fra Trieste, Londra, Buenos Aires, Parigi. Già nei cda di Eni, Fs Holding, ex presidente della Fondazione Mps (2000-2001), di Asam (2006-2007), ex direttore scientifico della Fondazione Feltrinelli (1980-2003), ex consigliere d’amministrazione di Unicredit Banca d’Impresa (2002-2009), ex presidente del Centro per la cultura d’impresa presso la Camera di Commercio di Milano ecc. «Intellettuale progressista di ispirazione cattolica» (Franco Locatelli), «grande esperto della corruzione nel capitalismo contemporaneo» (Giorgio Bocca), ha all’attivo più di quaranta libri, tra i quali Sul capitalismo italiano (Feltrinelli 1983), Storia economica dell’Italia contemporanea (Mondadori 1997), L’Italia di fine secolo (Marsilio 1998), Modernizzazione senza sviluppo. Pasolini e il capitalismo italiano (Mondadori 2006), Dove va a finire la fatica (Mondadori 2008), Un racconto apocalittico. Dall’economia all’antropologia (Mondadori 2011). Da ultimo: L’inverno di Monti. Il bisogno della politica (2012) e Chi comanda in Italia (2013), entrambi editi da Guerini e Associati.
• Nel novembre 2006 durante una puntata di Annozero risuonò a un tratto la frase «Gnocca senza te...» (testa? tette?). Tutti negarono di averla pronunciata, la maggior parte degli astanti e dei commentatori la attribuì a lui: l’insulto sarebbe stato rivolto a Rula Jebreal (e in questo caso il “te...” incomprensibile avrebbe dovuto interpretarsi come “testa”) oppure a Beatrice Borromeo (e in questo caso il “te...” avrebbe potuto significare anche “tette”). Sapelli negò, negarono pure altri sospettati (Facci, Travaglio, Brunetta).